Lampioni che si spengono, lasciando al buio zone centrali o periferiche della città (leggi qui); oppure che lampeggiano, dando vita a spettacoli surreali, come accaduto una decina di giorni fa a Borsano (leggi qui).
L’illuminazione pubblica a Busto Arsizio continua a fare le bizze, sebbene le segnalazioni di disagi siano sicuramente calate rispetto a qualche tempo fa.
Della situazione si discuterà martedì 6 febbraio in commissione Lavori pubblici. A chiedere di fare luce – è il caso di dirlo – sull’illuminazione non è un gruppo di opposizione intenzionato a “mettere il dito nella piaga”, bensì Fratelli d’Italia. «Il problema, oltre a essere evidente, ci è stato segnalato da diverse persone in più aree della città – spiega il capogruppo Luca Folegani – e riteniamo giusto che i tecnici di A2A ci diano le motivazioni, quantomeno per una questione di correttezza e rispetto nei confronti dei cittadini.
E martedì la società che gestisce il servizio dal dicembre del 2020 sarà presente in commissione a rispondere alle domande dei consiglieri.
Nell’interrogazione firmata da Folegani anche a nome dei colleghi di FdI, si fa notare che «diverse zone della città, sia centrali che periferiche, sono spesso al buio a causa di disservizi relativi all’illuminazione pubblica». E «le carenze dell’illuminazione possono avere ripercussioni negative anche sul piano della sicurezza, con un maggiore rischio per la circolazione stradale».
Il gruppo di maggioranza ricorda che i lavori di riqualificazione erano stati affidati ad A2A con l’obiettivo di migliorare la qualità dell’illuminazione. «Risultato tuttavia a oggi non ancora raggiunto in via ottimale», sostengono i consiglieri.
Che interrogano il sindaco Emanuele Antonelli (a sua volta esponente del partito di Giorgia Meloni) e la giunta per conoscere «le ragioni per le quali si verificano frequenti e prolungati disservizi sugli impianti di pubblica illuminazione comunale e quali azioni si intendano effettuare per porvi rimedio».
E ancora: «Se alla luce dei disservizi evidenziati, A2A intenda intraprendere delle azioni per far fronte ai propri obblighi, invitando i rappresentanti della società stessa in commissione per fornire le relative delucidazioni».
Lo scorso settembre, la società aveva presentato in conferenza stampa a Palazzo Gilardoni un piano di manutenzione straordinaria per ridurre in maniera significativa i guasti, tendenzialmente dovuti a una quantità di cavi interrati ammalorati di molto superiore a quella inizialmente prevedibile (leggi qui).
Evidentemente, i passi avanti non soddisfano Fratelli d’Italia, rappresentata in assise dal capogruppo Folegani e da Claudia Cozzi, Paolo Geminiani e Massimo Rogora.
Che ora chiedono risposte ad A2A nella cornice ufficiale della commissione consiliare.