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Busto Arsizio | 19 settembre 2023, 14:41

Disagi con l’illuminazione a Busto, A2A ci mette la faccia: «Piano straordinario per risolvere i problemi»

Dopo i problemi che nei mesi scorsi hanno interessato il centro e diversi quartieri, la società che gestisce il servizio ha presentato insieme al sindaco Antonelli un piano di manutenzione straordinaria per ridurre in maniera significativa i guasti nel giro di 18-24 mesi. Ma l’intenzione è arrivare a una situazione ottimale entro un anno. All’origine dei disservizi c’è una quantità di cavi interrati ammalorati ben superiore a quella inizialmente prevedibile

Federico Mauri (a sinistra) e Lorenzo Franchini

Federico Mauri (a sinistra) e Lorenzo Franchini

Dopo i disagi relativi all’illuminazione pubblica che nei mesi scorsi hanno interessato il centro e diversi quartieri di Busto Arsizio, A2A – la società che gestisce il servizio dal dicembre del 2020 – “ci mette la faccia” e, insieme al sindaco Emanuele Antonelli, presenta un piano di manutenzione straordinaria per ridurre in maniera significativa i guasti nel giro di 18-24 mesi. Ma l’intenzione è arrivare a una situazione ottimale entro un anno.
A fare il punto della situazione è Federico Mauri, direttore generale di A2A Illuminazione Pubblica, affiancato da Lorenzo Franchini, responsabile Affari istituzionali locali Nord Italia.
Nella conferenza stampa a Palazzo Gilardoni è stato spiegato che i guasti sono dovuti essenzialmente a una quantità di cavi ammalorati ben superiore a quella inizialmente prevedibile.

Falsa partenza e cambio di passo

«Ci sono state delle difficoltà. Non sono partiti benissimo, è giusto dirlo – ha premesso il sindaco Antonelli riferendosi ad A2A –. Ma il progetto era davvero complesso e da un po’ di tempo a questa parte c’è stato un cambio di passo».
Il primo cittadino ha ricordato che «i lampioni di alcune vie di o interi quartieri ogni tanto funzionavano a intermittenza o non andavano del tutto, per mancanza di cavi sotterranei o per via della loro usura. Si è così deciso di sostituirli completamente».

A Sant’Anna, uno dei quartieri in cui la situazione è stata particolarmente critica, «ora è tutto a posto, perché sono stati rifatti tutti i cavi sotterranei», ha sottolineato il sindaco. Da circa 80 giorni, infatti, non vengono rilevati guasti.
C’è stato un intervento anche sulle venti torri faro in corso Italia, corso Sempione e nelle vie Diaz, Firenze, Giotto, Palermo e XI Settembre. A tal proposito, Antonelli ha rivelato che «non avevano le certificazioni. È una cosa grave e si sono dovute rifare. Da un paio di settimane funzionano regolarmente, anche sui 5 ponti, il punto più critico dal punto di vista della sicurezza».

Il piano

Mauri ha ripercorso la lunga gestazione del progetto: dalla procedura amministrativa iniziata nel 2018 alla gara con contenziosi e l’assegnazione ad A2A. Che a dicembre 2020 ha iniziato a gestire gli impianti, tra le difficoltà dovute al Covid e alla mancanza di materiali. «Sono arrivato nel 2022 e da allora ci siamo messi a lavorare speditamente per giungere al completamento della fase di efficientamento, sostituzione e messa a norma dell’impianto».

Ma, come detto, tra la fine dello scorso anno e l’inizio del 2023 «ci siamo accorti che una parte dei cavi data per buona durante la progettazione presentava una serie di problematiche. Per questo si sono verificati i guasti che hanno reso necessarie ulteriori sostituzioni a nostro carico».

È stato concordato con il Comune un piano di manutenzione straordinaria: «In un massimo di 18-24 mesi si potrà giungere a uno stato accettabile di performance dell’impianto. Ma speriamo di arrivarci prima, nel giro di un annetto. Siamo orgogliosi di dare questo servizio alla cittadinanza».
Sono già stati sostituiti 121 chilometri di cavi e lo stesso avverrà per un ulteriore centinaio, su un totale di 252 chilometri.

I numeri

Al netto dei disagi che nessuno ha tentato di nascondere, molte cose sono già state fatte.
Nel dicembre 2022 si è completata la fase di efficientamento energetico e messa a norma, per un valore complessivo ben superiore agli 8 milioni di euro preventivati. I lavori di riqualificazione hanno visto la sostituzione di circa 10.300 apparecchi illuminanti (più di quelli previsti a progetto, 9.400) con apparecchi nuovi provvisti di tecnologia Led a basso consumo, la sostituzione di circa 1.200 sostegni e la verniciatura dei restanti.

Questa fase del progetto ha già comportato la riduzione del consumo di energia di circa l'80% rispetto allo storico e l'installazione delle protezioni elettriche (cosiddetti salvavita) sugli impianti di illuminazione pubblica prima assenti. Con benefici ambientali: grazie alla nuova illuminazione a led, ogni anno verranno risparmiate circa 1.000 Tonnellate Equivalenti Petrolio e sarà evitata l'emissione in atmosfera di oltre 1.600 tonnellate di C02.

Inoltre, nel 2023 sono stati realizzati e programmati interventi di manutenzione straordinaria per oltre 300mila euro. Lo scorso 31 agosto si sono completati i lavori per l’installazione di 48 nuove telecamere e, entro la fine dell’anno, verranno posate undici nuove colonnine di ricarica per veicoli elettrici.
E ci sarà un potenziamento complessivo con nuovi punti luce dove prima non erano presenti.

Meno luce dai lampioni?

Dopo la sostituzione dei lampioni, c’è chi ha segnalato una minore illuminazione rispetto a prima. «È la verità – chiarisce il direttore generale –. La normativa regionale prevede dei limiti alle emissioni di luce per ridurre l’inquinamento luminoso. È stata eliminata l’emissione verso alto. È soprattutto una questione di abitudine».

A chi rivolgersi

A2A chiede il «contributo della cittadinanza» per quanto riguarda le segnalazioni di guasti e problematiche. Il numero verde da chiamare è 800 688 811.
Prossimamente verrà indicato anche su buona parte dei sostegni dei lampioni, insieme a un qr code dell’App Illuminiamo attraverso cui sarà a sua volta possibile indicare i disservizi.
«Ci teniamo a ricevere le segnalazioni nei canali che ci permettono di risolvere i problemi al più presto», sottolinea Mauri.

«Abbiamo voluto metterci la faccia – chiosa Lorenzo Franchini –. L’incidenza del guasto è in costante diminuzione. E con livelli di sicurezza adeguati a una città come Busto».

Riccardo Canetta

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