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Politica | 23 gennaio 2024, 20:18

Autonomia, Fontana: «Giornata storica». Alfieri: «Un passo indietro per il Paese»

Approvato a Palazzo Madama il disegno di legge che ora passa alla Camera. Per il governatore «siamo a un passo dal grande obiettivo di avere una Lombardia capace di rispondere ancora meglio ai bisogni dei suoi territori». Il senatore dem: «Un baratto col premierato inaccettabile, contro il quale ci opporremo fermamente»

Autonomia, Fontana: «Giornata storica». Alfieri: «Un passo indietro per il Paese»

Il Senato ha approvato, con 110 voti favorevoli, 64 contrari e tre astenuti, il disegno di legge firmato dal ministro per gli Affari regionali Roberto Calderoli sull'attuazione dell'autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario. Ora il testo passa all’esame della Camera.
Se per il governatore lombardo Attilio Fontana si tratta di una «giornata storica», il senatore Alessandro Alfieri parla di «gran pasticcio e presa in giro».

«È una giornata storica – dice appunto Fontana, insieme al sottosegretario alla presidenza della Regione Lombardia con delega all'Autonomia, Mauro Piazza –. Siamo a un passo dal grande obiettivo di avere una Lombardia più autonoma, capace di rispondere ancora meglio ai bisogni e alle aspettative dei suoi territori e dei suoi cittadini».

«Finalmente – proseguono – il quadro normativo si fa più chiaro. E grazie al lavoro preparatorio che insieme ai nostri uffici abbiamo predisposto fin da inizio legislatura, siamo a disposizione degli enti locali e degli stakeholder per raccontare in maniera concreta il nostro concetto di autonomia».

Molto diverso il parere di un altro varesino, il senatore Alfieri, per il quale la riforma «𝐞̀ 𝐮𝐧 𝐠𝐫𝐚𝐧 𝐩𝐚𝐬𝐭𝐢𝐜𝐜𝐢𝐨, 𝐮𝐧𝐚 𝐩𝐫𝐞𝐬𝐚 𝐢𝐧 𝐠𝐢𝐫𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐫𝐚𝐩𝐩𝐫𝐞𝐬𝐞𝐧𝐭𝐚 𝐮𝐧 𝐩𝐚𝐬𝐬𝐨 𝐢𝐧𝐝𝐢𝐞𝐭𝐫𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐢𝐥 𝐧𝐨𝐬𝐭𝐫𝐨 𝐏𝐚𝐞𝐬𝐞».

Per l’esponente di Palazzo Madama, «il provvedimento amplia il divario tra nord e sud. Il nostro Paese storicamente soffre di un sistema a due velocità che vede regioni virtuose e meno virtuose per quanto riguarda i livelli dei servizi offerti ai cittadini. Un sistema che è rimasto in piedi grazie a meccanismi di solidarietà e perequazione. Il diritto alla salute e all’istruzione deve essere garantito con stessi standard su tutto il territorio nazionale: in generale un cittadino che nasce a Catanzaro deve avere la garanzia degli stessi diritti di un cittadino nato a Milano. È così oggi? Non sempre purtroppo. Ciò che è certo è che con l’approvazione di questo provvedimento, senza la definizione dei “livelli essenziali di prestazione” e dello stanziamento delle risorse necessarie a garantirle, sarà sempre peggio: si scaverà sempre più un solco tra cittadini di serie A e cittadini di serie B, in base al luogo di nascita».

Come Partito Democratico «siamo sempre stati a favore delle autonomie locali e abbiamo provato a presentare emendamenti per affidare ai Comuni maggiori funzioni amministrative secondo il principio di sussidiarietà, ma la maggioranza ha votato contro perché ha in mente un neo centralismo regionale che amplia le diseguaglianze tra regioni e all’interno di una stessa regione. È altrettanto evidente che l’autonomia differenziata è diventata merce di scambio politico tra la Lega e Fratelli D’Italia. Autonomia differenziata per Premierato. Il Barattellum: un baratto sulla pelle dei cittadini inaccettabile, contro il quale ci opporremo fermamente anche alla Camera». 

Redazione

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