È la devozione che conduce anche ad ammirare la bellezza, i piccoli tesori nascosti di casa nostra.
A Busto Arsizio mercoledì 17 gennaio aprirà le porte la chiesetta di Sant'Antonio, "posata" accanto al santuario di Santa Maria. Un gioiellino le cui origini affondano le radici nel 1363. Dalle 7 alle 19 si potrà così entrare, pregare e anche gustare una tradizione dolce. Verranno infatti celebrate le messe alle ore 7 e alle ore 9, con distribuzione di panini dolci con gocce di cioccolato prodotti dai ragazzi dell' Enaip. La messa serale delle 18.30, invece, - si spiega - verrà celebrata in Santa Maria, anche per questioni di riscaldamento.
Bisogna avere a cuore questa chiesa piccola e immensa, che sussurra molto di Busto e del suo passato. Il Comune ha anche organizzato visite guidate - l'assessorato all'Identità in collaborazione con il Servizio di Didattica Territoriale - nel tempo, che hanno ottenuto successo grazie alle descrizioni precise e appassionate delle guide (LEGGI QUI).
Sant'Antonio Abate era un santo caro alla Busto tessile, protettore contro gli incendi, che rappresentavano una minaccia per case dove appunto si lavorava pure, con materiale che poteva essere rapidamente distrutto, insieme a ogni fragile certezza.
È bello entrarvi in punta di piedi, ammirare le sue opere e le tracce della tradizione religiosa, per portarsele dietro nei giorni successivi dell'anno. Così le porte non saranno mai veramente chiuse.