Approvato nell’ultimo Consiglio comunale dell’anno di Busto Arsizio il bilancio di previsione 2024-2026.
Ma nel corso del dibattito sono emersi malumori per l’aumento degli oneri di urbanizzazione e delle tariffe dei parcheggi. Nel secondo caso, a storcere il naso sono stati anche esponenti della maggioranza. Dopo il capogruppo della lista Antonelli Marco Lanza, che in commissione si era detto «molto contrario» (leggi qui), anche Fratelli d’Italia non ha nascosto qualche perplessità. Mentre il sindaco Emanuele Antonelli ha ammesso che in questo periodo «non ci si può permettere di sognare». Invitando i cittadini, in tempi di difficoltà, a «imparare a chiedere un po’ meno».
I numeri forniti dall’assessore
Nella sua relazione, l’assessore al Bilancio Maurizio Artusa ha esordito spiegando che per quanto riguarda i tributi non vi sono modifiche relative all’addizionale comunale all’Irpef – pari allo 0,8 per cento con una soglia di esenzione per i redditi fino a 15mila euro lordi annui e un gettito previsto di 10 milioni 150 mila euro per ogni annualità – né all’Imu. In questo caso l’introito previsto per il 2024 ammonta a 17.918.000 euro.
Per la Tari, la previsione d’introito per il 2024 è di 15.392.800 euro. Per quanto riguarda il recupero dell’evasione fiscale, per il 2024 l’amministrazione prevede di recuperare 4.794.000 euro. I proventi per le contravvenzioni stradali previsti per il prossimo anno ammontano a 4.945.000 euro.
Capitolo concessioni cimiteriali: in questo caso la previsione è di due milioni l’anno. Gli oneri di urbanizzazione ammontano a 3.945.000 per ogni annualità.
Le critiche dell’opposizione…
Il capogruppo del Pd Maurizio Maggioni ha diretto lo sguardo verso i prossimi anni: «Bene che si facciano le opere legate al Pnrr, ma dobbiamo pensare che questo periodo di disponibilità di risorse non ci sarà più. E alcune ferite rimarranno aperte: il centro storico di Busto, ad esempio, ha vissuto un abbandono e non è facile intervenire su questi temi. Servirà molta capacità di iniziativa e di “autonoma produzione” sul territorio».
Per il collega dem Paolo Pedotti, «si poteva aumentare il limite per l’esenzione dell’Irpef». E «l’incremento degli oneri di urbanizzazione del 20 per cento da un anno all’altro rischia di scoraggiare gli interventi».
Gigi Farioli, capogruppo di Popolo, Riforme e Libertà, ha evidenziato che «nel 2024 saremo chiamati a centrare la grande sfida del Pnrr. Noi saremo leali anche il prossimo anno e cercheremo di stimolare sulla sfida della rigenerazione urbana. E ci saremo anche sul nuovo ospedale». Parere contrario sull’aumento delle tariffe per i parcheggi, in linea – ha ricordato Farioli – con quanto detto in commissione dal capogruppo della lista Antonelli, Marco Lanza. «E sulle partecipate avremmo voluto maggior coraggio», ha concluso l’esponente della minoranza.
«Scettico» sugli aumenti degli oneri di urbanizzazione anche Gianluca Castiglioni di Busto al Centro.
…e quelle della maggioranza
Il capogruppo leghista Simone Orsi ha elencato gli interventi legati in particolare al Pnrr: «Stiamo cambiando la città. Vedo l’opposizione in difficoltà nel contestare questo bilancio».
«Siamo contenti di quanto fatto, pur nelle difficoltà», ha esordito Paolo Geminiani (Fratelli d’Italia). Che, a sua volta, non ha però lesinato critiche sugli aumenti dei parcheggi “on street”: «Non fanno piacere, avremmo preferito maggiori spazi a disco orario o il pagamento anche durante la “pausa pranzo”. E, anche se non sono ancora stati introdotti, «per i commercianti è un peccato che se ne parli nella settimana che precede Natale».
Al di là di questa osservazione, la maggioranza è stata compatta al momento del voto. Contrario il Pd, astenuti gli altri gruppi di opposizione.
Il sindaco “punta” su Neutalia e forno crematorio
«Oggi nei Comuni non ci si può permettere di sognare – ha ammesso il sindaco Antonelli, dicendosi –. Ormai servono dei manager, aumenta tutto e i cittadini vogliono sempre di più. Invece devono imparare a chiedere un po’ meno. Noi non solo abbiamo mantenuto i servizi, ma li abbiamo aumentati. Però non ci sono soldi per fare manutenzione a strade e marciapiedi».
Il sindaco ha spiegato di fare «tanto affidamento su Neutalia anche dal punto di vista finanziario. Da lì potranno arrivare quelle entrate che ci mancano dalle partecipate che oggi non rendono, tanto che abbiamo dovuto vendere il 70 per cento di Agesp Energia».
Antonelli non ha nascosto le difficoltà, parlando di «bilancio difficilissimo». «Ma abbiamo ancora prospettive. Abbiamo cercato di investire», ha aggiunto citando ancora Neutalia. «Un altro investimento importante è il forno crematorio. Anche da lì ci aspettiamo tanto».
In precedenza, a proposito del Pnrr, l’assessore all’Inclusione sociale Paola Reguzzoni aveva rimarcato che si tratta «a tutti gli effetti di un investimento e in quanto tale deve rendere, che siano entrate o riduzioni di spesa. Non solo dovrà essere sostenuto, ma anche restituito. E se la politica degli ultimi 50 anni ha insegnato qualcosa, dubito che verrà restituito da certe latitudini in giù». Pertanto, per fare un esempio, «gli alloggi o gli appartamenti in autonomia al Borri avranno uno scopo sociale ma garantiranno anche risparmi al Comune».