«Antonelli dice che avrebbe usato diversamente i soldi della Provincia? Perché non lo ha fatto lui?», si domanda il suo successore a Villa Recalcati Marco Magrini.
L’altra sera il Consiglio comunale di Busto Arsizio ha approvato la variazione di bilancio che comprende anche i 600mila euro in arrivo dalla Provincia di Varese per i progetti sulla mobilità dolce all’Ite Enrico Tosi e al liceo scientifico Arturo Tosi. Il sindaco Emanuele Antonelli non ha nascosto il proprio disappunto, perché lui quei soldi li avrebbe spesi per sistemare le scuole.
Un’uscita che fa «sorridere» il successore dello stesso Antonelli a Villa Recalcati. «Io non parlo male di lui, però mi fa sorridere questa cosa – dice Magrini al termine del Consiglio provinciale di giovedì sera –. È stato presidente fino a ieri, aveva l’avanzo di amministrazione, perché non ha fatto gli investimenti nel modo che riteneva più opportuno? Sembra quasi che ci sia invidia rispetto a quello che avrebbe voluto fare lui ma che in realtà non ha fatto».
Magrini sottolinea che il bando “Comuni attivi” «è stato un grosso investimento di 12 milioni di euro, con un avanzo di amministrazione di 24 milioni. Un avanzo che non si riesce a comprendere». In sostanza, Magrini si domanda perché i soldi non li abbia spesi Antonelli come meglio riteneva visto che, a suo dire, il tempo lo avrebbe avuto.
Il sorriso poi si spegne e il presidente si arrabbia – il termine da lui scelto è meno edulcorato – respingendo ogni critica sulle scuole. Magrini “sventola” l’elenco degli interventi in quest’ambito. «Sono 29 milioni di euro», dice. «Ventitré progetti sulle scuole di tutta la Provincia», aggiunge la vicepresidente Valentina Verga, affiancata dall’altra consigliera provinciale bustocca, Giuseppina Lanza.
«Dunque di cosa stiamo parlando? – insiste Magrini – E non è detto che non metteremo altri soldi l’anno prossimo». Perché «noi i soldi siamo abituati a spenderli, perché non vogliamo avere dei grossi avanzi di amministrazione, ma usare i fondi per il territorio, per le imprese, per i servizi dei nostri cittadini».