Blefaroplastica, cos’è?

La blefaroplastica è un intervento che chiedono molte persone, ma cos’è e a cosa serve? A spiegarcelo il dottor Luca Paolelli dell’Istituto Clinico San Carlo a Busto.  
 
Ma partiamo dalla preparazione: «Attualmente è un intervento che possiamo definire di routine e che possiamo eseguire in day hospital. Prevede una preparazione del paziente con esami del sangue, elettrocardiogramma e tutte le indagini pre operatorie».  
 
Poi: «Il paziente si presenta in struttura la mattina, l’intervento ha la durata di circa 1 ora. Non ha nessun trattamento post operatorio, non richiede terapia antidolorifica, l’unica cosa che può gravare sono i lividi che escono subito dopo l’intervento e durano circa 7 giorni. Il paziente può tornare alla socialità dopo 3 o 4 giorni dalla rimozione dei punti che avviene nell’arco della settimana». 
 
Quali sono i risultati? «Non cambia i tratti somatici del viso, aumenta la luminosità del volto, soprattutto dando una freschezza allo sguardo ma senza cambiare la conformazione degli occhi che rimane naturale rispetto al pre trattamento». 
 
Di solito «non c’è una forbice di età, si può dire che non è definitivo ma ha una durata di 10 anni quindi ci sono pazienti che lo fanno più volte nell’arco della vita e dipende un pochino dalla conformazione fisica del soggetto: c’è chi ha una caduta della palpebra in giovane età e a chi, invece, per una conformazione del viso e degli occhi, accade più avanti negli anni».  
 
Chi si dovrebbe optare per questa tipologia di intervento? «La blefaro non cambia lo sguardo, non alza le sopracciglia e non toglie le rughe. Lo scopo è una riduzione dell’eccesso cutaneo che si va a formare con il tempo».