La denuncia della Fp Cgil Varese, con Davide Farano, sul caso del ccnl Anffas, l’Associazione Nazionale di Famiglie e Persone con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo.
«Nel corso del tavolo di trattativa nazionale per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di lavoro dei lavoratori ANFFAS (realtà che si occupa dell’assistenza a persone con disabilità, anche nell’età evolutiva) l’Associazione ha deciso di interrompere i negoziati, a causa di alcuni dubbi riguardanti la sostenibilità economica del rinnovo stesso. Il rinnovo di un contratto scaduto nel 2019.
E così circa 400 lavoratrici e lavoratori della provincia di Varese si sono trovati al palo, vittime sacrificali di un immobilismo fuori tempo, con salari fermi e con la conseguente insostenibile perdita del potere d’acquisto. Poveri che lavorano.
Ecco perché a livello nazionale e territoriale è stato proclamato lo stato d’agitazione che ha portato, negli enti della Provincia, ad una serie di assemblee per il personale e all’affissione delle bandiere sindacali sui perimetri delle strutture interessate.
Una protesta doverosa a cui i dipendenti delle strutture hanno aderito con forza.
Una protesta che, dopo le bandiere, porterà ad altre iniziative di presidio e volantinaggio a sostegno del diritto costituzionale alla giusta retribuzione, coinvolgendo e sensibilizzando le famiglie che da anni si rivolgono a queste strutture e la cittadinanza tutta.
In alcuni casi, anche nel nostro territorio, i datori di lavoro hanno cercato di ridurre la portata della vertenza introducendo misure unilaterali di anticipo economico. A compensazione e da restituirsi una volta siglato il rinnovo nazionale. Come FP CGIL riteniamo sia pericoloso sottrarre potere alla Contrattazione Nazionale a favore di interventi parziali, insufficienti e non coerenti per tutte le lavoratrici ed i lavoratori che operano nel settore».
Per la Segreteria Funzione Pubblica Cgil Varese, Davide Farano