Sono circa 850 gli iscritti a Fratelli d’Italia in provincia di Varese. L’obiettivo, ritenuto alla portata, è sfondare quota mille entro il 31 dicembre, superando il dato del 2022, l’anno del successo alle elezioni del centrodestra guidato da Giorgia Meloni.
C’è ancora tempo, dunque, per tesserarsi al partito. Chi deciderà di farlo nelle prossime settimane, però, non avrà diritto di voto ai congressi – quello provinciale e quelli comunali – che non hanno ancora una data ma che sono annunciati entro la fine dell’anno.
La tornata congressuale, infatti, sarà aperta a chi si è iscritto, online o ai gazebo, entro il 30 settembre.
Nei giorni scorsi, dunque, l’attenzione nei circoli è stata rivolta alle iscrizioni in vista del coinvolgimento della base nella scelta dei nuovi leader locali. La sensazione è che la “corsa” al tesseramento non porterà a numeri clamorosamente più alti rispetto a quelli (vicini al migliaio e quindi sicuramente positivi) del 2022.
In ogni caso, ora si apriranno discussioni e ragionamenti in vista dei congressi di cui, come detto, non si conosce ancora la data. O le date.
E nemmeno le modalità: a stabilirne le regole è l’apposita commissione presieduta dal responsabile organizzazione di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli e dalla sorella della premier, Arianna Meloni, responsabile della segreteria politica e del tesseramento.
Ma, al momento, dai piani alti non sono giunte comunicazioni in proposito.
In generale, ci si attendono perlopiù congressi unitari, cioè con un unico candidato. A Varese, la segreteria provinciale è attualmente affidata ad Andrea Pellicini, eletto alla Camera dei deputati lo scorso settembre, che potrebbe continuare a guidare il partito da Montecitorio.
Ma entro l’anno verranno scelti anche i nuovi presidenti dei circoli cittadini. Dove, negli ultimi mesi, in alcuni casi non sono mancati momenti tormentati. A partire dal capoluogo, dove le spaccature emerse nel 2022 non hanno trovato una facile ricomposizione, fino alla nomina – nel marzo scorso – di un nuovo commissario: l’allora neoeletto consigliere regionale Luigi Zocchi.
A proposito di elezioni regionali, anche il circolo di Busto Arsizio ha vissuto una fase delicata per via della mancata candidatura di Francesco Lattuada, “bocciata” dai piani alti del partito.
Un episodio che ha accelerato, dopo il voto per il Pirellone, il previsto passo indietro del presidente di sezione Massimiliano Nardi, sostituito da Alberto Falciglia, oggi in pole per una conferma alla guida del circolo di via Daniele Crespi.
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