AGGIORNAMENTO ORE 13.15
«Il geologo non dà l'autorizzazione a lavorare sul versante franato». Lo dichiara Matteo Gasparini, responsabile del Soccorso Alpino della X Delegazione Valdossola. I cani molecolari hanno fiutato due punti. «Grazie al sorvolo con i droni abbiamo la certezza al 100% di aver individuato un corpo, mentre sul secondo target si vedono una giacca e uno zaino ma non abbiamo altre certezze» continua Gasparini. Poco distante, è presente una giacca e uno zaino appartenenti al secondo escursionista, presumibilmente nei pressi è presente anche il corpo senza vita ma il sorvolo non consente di accertarlo con certezza.
I familiari hanno comunque identificato i reperti comparsi nelle immagini scattate dal drone come appartenenti ai due dispersi.
«Oggi pomeriggio alle 15 il geologo Epifani lavorerà con un laser e un termoscanner montati sul drone per verificare i movimenti della parete rocciosa» spiega Gasparini.
«La frana è in evoluzione. Sono franati migliaia di metri cubi. Lavoreremo con un laser scanner sulla parete da terra e abbiamo attivato anche un drone che si avvicinerà alla parete per valutare. Sul drone ci sarà anche un termoscanner» spiega il geologo Fulvio Epifani.
«Le piogge hanno intriso il 'cappellaccio erboso' e poi l'acqua ha lavorato sotto. Il caldo e il freddo pur non estremi possono essere causa di innesco di frane. Larete scalda molto perchè prende il sole dal mattino» continua Epifani.
«Ho dato indicazione al Soccorso Alpino di lavorare fino ad un certo punto, poi possono far entrare solo i cani. Purtroppo sono stati individuati i corpi, uno al 100% l'altro, quello del compagno, bisognerà valutare più da vicino».
«La zona franata non era considerata pericolosa, siamo in montagna su un sentiero facile, ma in montagna sassi cadono. Lì è venuta via la montagna» sottolinea Gasparini, che dichiara come la situazione di pericolo per i soccorritori potrebbe durare giorni.
Nella notte il geologo elaborerà tutti i dati che verranno raccolti oggi e domani deciderà come far procedere i soccorritori.
AGGIORNAMENTO ORE 11.45
Sono ore concitate a Riale, dove è stato allestito il campo base per le ricerche dei due dispersi. Intorno alle 11 sarebbe stato individuato uno dei due corpi dei due giovani dispersi, Matteo Barcellini, trentacinquenne di Borgomanero e Marilena Bertoletti, 31 anni di Nebbiuno. Le unità cinofile, inoltre, poco dopo avrebbero fiutato qualcosa tra le macerie: l'ipotesi è che possa trattarsi del secondo corpo.
Sul posto in mattinata sono arrivati anche il sindaco Bruna Papa, il prefetto Formiglio, che non ha rilasciato dichiarazioni, limitandosi a dire: "E' una grande tragedia", e i famigliari dei due dispersi. A Riale sono arrivati anche alcuni esperti del Soccorso Veneto, specializzati in ricerche sotto frane.
La frana ha provocato la caduta di massi e detriti per oltre 100 metri, anche di grosse dimensioni.
AGGIORNAMENTO ORE 10
Sono riprese questa mattina le operazioni sul fronte delle frana staccatasi domenica in Val Formazza, non lontano dal rifugio Città di Busto. Al momento risulta dispersa una coppia di giovani escursionisti di Novara.
Poco fa si è svolto un doppio sopralluogo del geologo Fulvio Epifani sul luogo dove é caduta la frana che ha travolto ieri due escursionisti. Sopralluoghi necessari a posizionare le squadre di soccorso sul luogo, dove ci sono state altre scariche di sassi.
Il geologo a bordo di un elicottero della Guardia di Finanza ha individuato due aree molto limitate dove gli operatori possono agire in sicurezza, e in queste due aree si concentreranno le ricerche nelle prossime ore.
A breve, i tecnici del Soccorso Alpino, le unità cinofile e personale di altri enti saliranno in quota per avviare le attività di ricerca. Sul posto è atteso anche il prefetto per un volo di ricognizione.
AGGIORNAMENTO ORE 6.30
Sarebbero un uomo e una donna novaresi i due escursionisti dispersi in alta Valle Formazza dopo la frana staccatasi domenica pomeriggio sul sentiero che porta dalla diga dei Sabbioni, nella zona del rifugio Città di Busto, di proprietà del Cai di Busto Arsizio.
Si tratterebbe di due novaresi, un uomo di 34 anni e una donna di 31, rispettivamente di Borgomanero e di Nebbiuno. La loro auto è stata ritrovata alla partenza del sentiero a Riale e anche gli amici avrebbero confermato la presenza dei due in alta Val Formazza.
Un testimone ha ripreso la scarica di sassi che avrebbe travolto la coppia (clicca QUI per vedere il video pubblicato dai colleghi di OssolaNews.it).
All'alba intanto riprenderanno le ricerche, interrotte ieri sera con il buio. A Riale sono attesi anche un geologo e gli specialisti Usar (Urban Search And Rescue) dei vigili del fuoco con attrezzature adatte alla ricerca di dispersi in casi come questi. Personale specializzato in crolli e frane, come quelli che hanno operato a Rigopiano.
Con loro i colleghi Speleo Alpini del Comando di Verbania dei Vigili del fuoco, oltre naturalmente agli uomini del Soccorso Alpino civile con le unità cinofile e del Sagf della Guardia di Finanza.
Purtroppo, dal momento dell'allarme intorno alle 17, fino a quando è calata la notte, i numerosi soccorsi arrivati a Riale non hanno potuto avvicinarsi all'area interessata dalla frana a causa dei continui distacchi e delle continue scariche di sassi che avrebbero messo in pericolo i soccorritori.