«Mi auguro che all’inusuale richiesta del governo di riformulare il mio odg al Dl Caldo, eliminando le premesse in cui veniva illustrata la situazione delle aree colpite dalle violente grandinate di luglio, segua lo stanziamento di risorse vere e in tempi rapidi». Lo dice Maria Chiara Gadda, deputata varesina di Italia Viva, a proposito dell’odg.
«Nelle premesse dell’odg c’è la fotografia di un territorio molto vasto che con grande dignità sta cercando di fare fronte agli effetti delle tremende grandinate che hanno distrutto tetti e impianti di un numero enorme di edifici pubblici e privati. Oltre 400 comuni lombardi hanno formalizzato le richieste di sostegno, ad oggi non c’è visibilità su quando verranno liquidate quelle relative alle scuole per gli interventi effettuati in somma urgenza e nulla si ha da sapere rispetto agli altri immobili danneggiati come sedi comunali, case popolari, impianti sportivi o cimiteri. Bisogna dare risposte anche ai privati e al terzo settore, rischiamo di fare mancare dei servizi di pubblica utilità come le scuole per l’infanzia o le materne che svolgono una funzione pubblica. Già a luglio avevo sollecitato il governo, alla presenza del ministro Fitto, ad intervenire. Spero che nei prossimi consigli dei ministri e in legge di bilancio non ci si dimentichi della Lombardia. Per questo motivo e per senso di responsabilità ho accettato la riformulazione dell’ordine del giorno affinché ci potesse essere un voto e un impegno unanime dell’aula e del governo. Ma mi auguro che, nonostante il ricorso alla formula “a valutare l’opportunità di”, le risorse vengano effettivamente erogate», conclude.