«Ieri abbiamo assistito a l'ennesimo spettacolo degradante messo in scena dalla Lega. Il capogruppo del partito a Lonate Pozzolo, nonché segretario cittadino, Armando Mantovani, durante il consiglio comunale ha pronunciato dichiarazioni inaccettabili. Mistificazione e negazionismo puro sono stati alla base del suo folle discorso: si deve dimettere per rispetto ai morti della strage neofascista di Bologna e per rispetto nei confronti dei palestinesi.
La ricostruzione dei fatti del consigliere leghista ha fatto vergognare persino la sua stessa sindaca che ha stroncato, non senza imbarazzo, il dibattito in consiglio comunale, anche se non si è ancora dissociata pubblicamente. Proprio oggi che ricorre l'anniversario di quella strage, dovremmo ricordare i reati e i crimini commessi, da Licio Gelli e Stefano delle Chiaie, contro il popolo italiano in una delle stagioni più buie della storia Repubblicana. In più, dovremmo ricordare le responsabilità politiche dei neofascisti in quella strage, dove sono morte 85 persone, per la quasi totalità Italiane e Italiani.
Purtroppo, la destra non riesce a fare i conti con se stessa e quello che più è paradossale è che loro, sostenitori del "Prima gli Italiani" e della "Patria", si inventino che i morti di Bologna siano una strage di Stato e commessa dai Palestinesi. Questo, purtroppo, è un'attacco politico ben chiaro contro quello che succede oggi in Terra Santa, dove i palestinesi sono soggetti a crimini contro l'umanità e a continue discriminazioni. Come sempre, quando si mistifica la storia per scopi politici si hanno sempre in mente gruppi contro cui fomentare l'odio.
Infine, ci associamo alle dichiarazioni del gruppo di minoranza, Uniti e Liberi, e sosteniamo la loro preoccupazione per le sorti di Lonate Pozzolo, un paese che merita molto meglio dello show messo in atto dalla maggioranza di destra».
Lorenzo Colombo
Coordinatore provinciale Sinistra Italiana - Varese