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Busto Arsizio | 24 giugno 2023, 19:19

Niente pergamene ai dipendenti comunali durante la patronale, Adl: «Ruolo svalutato»

Il sindacalista Fausto Sartorato protesta perché la cerimonia in programma in piazza San Giovanni non prevede la tradizionale consegna delle pergamene ai dipendenti comunali andati in pensione. Chi vorrà riceverla dovrà prendere appuntamento con il sindaco

Niente pergamene ai dipendenti comunali durante la patronale, Adl: «Ruolo svalutato»

Sarà, come noto, una Giornata del Ringraziamento senza civica benemerenza. Ma c’è chi lamenta anche un’altra assenza “pesante”. Fausto Sartorato, rappresentante del sindacato Adl, protesta pubblicamente perché la cerimonia in programma stasera in piazza San Giovanni non prevede la consegna delle pergamene ai dipendenti comunali andati in pensione.

Era ormai tradizione che, in occasione del momento clou dei festeggiamenti della patronale, anche gli ormai ex lavoratori di Palazzo Gilardoni venissero chiamati sul palco per ricevere un attestato dalle mani del sindaco e dell’assessore al Personale.

Questo momento, però, quest’anno non si terrà. E l’esponente di Adl non ci sta: «Era un’occasione per ringraziare pubblicamente e dare visibilità all’impegno di chi per trenta, trentacinque o per tutta la vita lavorativa si è speso per l’ente e per i cittadini – osserva –. Quest’anno, invece, occorre prendere appuntamento con la segreteria del sindaco per ricevere in forma privata la pergamena».

Sartorato, in pensione dopo una lunga carriere da dipendente comunale trascorsa in gran parte proprio a Busto, è deluso: «È veramente un peccato e qualcuno deve dirlo. Ricordo di aver ritirato la pergamena a nome di mio padre nel 1989. Si è sempre fatto così e non capisco perché si sia voluto cambiare. Non ci si stupisca se poi i dipendenti vogliono andare via da Busto».

Il sindacalista associa questo fatto con l’accordo raggiunto per la restituzione delle indennità di turno da parte delle educatrici di asili nido e scuole materne: «L’intesa è stata firmata, ma non dalla nostra sigla – precisa –. A parere del nostro legale c’era la possibilità di fare ricorso. Al di là di questo, c’è rammarico perché ancora una volta pagano le dipendenti, ossia "i più deboli"».
La mancata pubblica consegna degli attestati accresce l’amarezza: «È una scelta politica che svaluta il lavoro dei dipendenti», è l’opinione del sindacalista.

R.C.

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