Estintori al Seprio Park, ci risiamo. Si direbbe che i dispositivi antincendio passino più tempo spostati, svuotati e abbandonati a terra che nelle sedi idonee, a disposizione in caso di necessità. Anche ieri, 8 giugno, quanti hanno parcheggiato la propria auto al terzo piano interrato del silo hanno trovato un quadro familiare: estintori a terra, residui del loro contenuto un po’ ovunque, alloggio della manichetta, vicino al passaggio verso scala e ascensore, danneggiato (FOTO IN FONDO). Inedito, rispetto al solito, solo lo spettacolo offerto da un’auto lasciata nella parte più interna dell’area, completamente ricoperta dalla tipica polvere bianca.
Al Seprio Park, nel tempo, si è visto di peggio, ma la frequenza con la quale vengono presi di mira, forse dagli stessi soggetti, gli involucri rossi sembra un segnale di sfida. O una presa in giro che finisce, bene o male, con l’incidere su decoro e sicurezza. La domanda, dunque, torna: come salvaguardare il “meno tre”, visto che la videosorveglianza, debitamente segnalata, non funziona da deterrente?
Vandalismi, abbandoni di rifiuti e danneggiamenti si ripetono, come indicano, solo per limitarsi agli episodi conosciuti e più recenti, le scoperte del 2022 a gennaio (foto e articolo QUI), giugno (primo caso noto con uso degli estintori, foto e articolo QUI), settembre (foto e articolo QUI), dicembre (foto e articolo QUI) e, nel 2023, marzo (foto e articolo QUI).
Le date possono, forse, fornire qualche indizio.