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Politica | 15 maggio 2023, 10:32

Secondo incontro della scuola di formazione politica targata Lega Giovani Varese: lavoro e impresa al centro

Ospiti l'onorevole Stefano Candiani, il sindacalista della Fisascat Cisl Giuseppe D'Aquaro e l'imprenditore del territorio Diego Trogher

Secondo incontro della scuola di formazione politica targata Lega Giovani Varese: lavoro e impresa al centro

Tanti temi sul tavolo, sabato 13 maggio, al secondo appuntamento della scuola di formazione politica organizzata dalla Lega Giovani Varese: «Troppi vedono il tema del lavoro come un tema spot - spiegano i ragazzi del movimento giovanile cittadino del Carroccio - sventolando idee come salario minimo e reddito di cittadinanza, ma senza mai interrogarsi sulle nostre specificità territoriali e senza mai cercare quella concretezza che nasce solo dal confronto con tutti gli attori economico-istituzionali».

«Per questo - continuano nel trattare il tema con uno stile che si avvicinasse più possibile a un dialogo, piuttosto che a una lezione, ci siamo confrontati con rappresentanti di tutte le parti in causa: l'onorevole Candiani ha illustrato il recente accordo con la Svizzera sui frontalieri, soffermandosi su come il nuovo sistema vedrà il gettito risultante per l'Italia andare ad alimentare un fondo per migliorare la situazione socio-economica delle aree di confine, intervenendo su salari e infrastrutture, per andare a ridurre quel divario che sottrae molta manodopera qualificata ai nostri territori».

«Con D'Aquaro - Segretario Generale della Fisascat CISL Varese-Como - ci siamo soffermati sul tema salariale, reso particolarmente spinoso nella nostra zona appunto per la vicinanza con la Svizzera, ma anche sull'importanza della contrattazione collettiva come strumento per dare una progressività ai salari che sarebbe irraggiungibile con un salario minimo imposto dalla legge e su quanto sia importante che il sindacato rappresenti il lavoratore e non un'ideologia».

«Infine con Trogher ci siamo confrontati sulla realtà dell'essere imprenditore, con i tanti problemi, dal ricambio generazionale reso difficile da un forte mismatching tra istruzione e mondo del lavoro, al peso ancora gravoso del cuneo fiscale che rende arduo intervenire a favore dei propri dipendenti, ma soprattutto sugli aspetti positivi, dalla passione, ai rapporti personali con i propri dipendenti».

«Ne usciamo convinti che il nostro territorio abbia un grande potenziale - concludono - ma consapevoli che noi giovani saremo i primi a doverci dar da fare perché non vengano a mancare attrattività e voglia di fare impresa».

Redazione

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