ELEZIONI COMUNE DI OLGIATE OLONA
ELEZIONI COMUNE DI MARNATE
 / Territorio

Territorio | 28 aprile 2023, 12:22

A Cassano Magnago, la storia bella e dura di Alfonsina Strada

Prima e unica ciclista a cimentarsi nel Giro d'Italia maschile, fu pioniera nei campi dello sport e dell’emancipazione. Lo spettacolo organizzato dal Centro Diurno Anziani è in programma mercoledì 3 maggio. «Non correre – si legge nella presentazione, a esemplificare le costrizioni con cui si misurava Alfonsina – non gridare, non volere. Copri le gambe, stai composta, piantala di sognare, perché nella vita ci sono sogni che non puoi sognare»

A Cassano Magnago, la storia bella e dura di Alfonsina Strada

Secondo appuntamento organizzato dal Centro Diurno Anziani di Cassano Magnago (con ANCeSCAO, patrocina il Comune) in vista dell’arrivo in città del Giro d’Italia. Dopo il monologo “Gino Bartali, eroe silenzioso”, il Cinema – Teatro Auditorio ospita, mercoledì 3 maggio alle 21, “Alfonsina – La corsa per l’emancipazione”. Produzione Luna e Gnac, lo spettacolo ripercorre l’esperienza di Alfonsina Strada (1891 – 1959), proveniente da una famiglia poverissima, una passione precoce per la bicicletta, prima donna a competere in gare maschili, all’attivo anche partecipazioni alla Corsa Rosa. Naturalmente pioniera nel campo dello sport e dell’emancipazione. Locandina completa in fondo. Di seguito, la presentazione di Luna e Gnac.

Alfonsina è una bambina di dieci anni quando si innamora della bicicletta. È una ragazzina quando si allena di nascosto con la vecchia bici del padre. È una donna quando diventa una ciclista, una campionessa, una vera sportiva. Ma soprattutto, Alfonsina è uno scandalo. Perché vive nell’Italia di cento anni fa. L’Italia del fascismo, l’Italia del pensiero maschilista, l’Italia in cui le donne non votano.

In questa Italia Alfonsina si inventa e si costruisce il proprio destino, scardinando preconcetti e convenzioni e partecipando – unica donna nella storia – al Giro d’Italia, nel 1924. Quella di Alfonsina è una storia vera e straordinaria.

È strana la storia di questa donna. Perché è la storia di una sconosciuta, di una donna dimenticata dalla storia. Eppure è una vita incredibile la sua, successa cento anni fa. Quando le donne non potevano scegliere marito, professione, destino… e nemmeno gli abiti da indossare. Quando le donne non potevano studiare, frequentare l’università, votare, andare al bar o a teatro.

Alfonsina rompe le convenzioni, per misurarsi con un mondo tutto maschile, perché il ciclismo è uno sport di forza e fatica. Inforcare una bicicletta, pedalare con le gambe nude, indossare una maglietta… oggi sono la normalità, ma nel primo ‘900 erano uno scandalo, soprattutto in piena ascesa fascista. Ma Alfonsina è come il vento, che non conosce leggi né limiti e corre finché ha forza, finché le gambe reggono, finché c’è un orizzonte da raggiungere e superare: correre il Giro d’Italia del 1924. Prima e unica donna nella storia. Per parlare di una donna dimenticata, di diritti conquistati, di strade ancora da percorrere.

Stefano Tosi

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MAGGIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

Google News Ricevi le nostre ultime notizie da Google News SEGUICI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore