Si prendeva cura delle persone con la sua professione, ma anche con la cultura, a partire dalla musica. È mancato il dottor Mario Lodoletti, classe 1947, farmacista, un riferimento per la comunità marnatese. Un uomo che ha fatto tanto per il suo paese, anche come assessore alla Cultura appunto, con grande umiltà.
L'annuncio è stato dato dal figlio Alberto, affermato pianista. I funerali saranno venerdì alle 10 a Sant'Ilario.
La commozione si respira a Marnate, a partire dai sindaci con i quali aveva lavorato. «Un amico - commenta Carlo Chierichetti - e un collaboratore durante i miei anni amministrativi, ma anche un maestro di vita, di modo di agire. Gli siamo grati per tante cose. Nel cammino insieme, eravamo persone che si stimavano e sentivano il bisogno l'uno dell'altro nel confrontarsi e suggerirsi a vicenda».
Il dottor Lodoletti era appunto un uomo «di grande cultura e grande disponibilità - e ricorda in particolare Chierichetti - il grande aiuto e supporto nel mettere in piedi la banda marnatese, il primo presidente è lui».
Addolorato e riconoscente anche l'ex sindaco Celestino Cerana: «Aveva la cultura nel sangue. La passione della musica, trasmessa dai genitori, anche la mamma era musicista».
È stato un periodo d'oro per Marnate, l'indimenticato Egidio Quaglia guidava l'associazione Pentagramma, si esibivano grandi artisti lirici e una bella foto oggi rammenta l'arrivo di Carla Fracci in paese: Mario è accanto, con un sorriso pacato.
«Lui ha diffuso la politica della cultura - spiega Celestino Cerana - l'ha inculcata in noi. Sì, erano gli anni in cui venivano i grandi artisti lirici, grazie a queste collaborazioni». E aveva anche altre passioni, come il ciclismo, ricorda l'ex sindaco.
Ma ciò che gli stava maggiormente a cuore, era la comunità. Da servire e sostenere in ogni campo, senza mai mettersi in mostra: «Ha fatto tanto per il paese, ma si teneva sempre in seconda fila».
«Una persona buona - lo ricorda Lorenzo Pisani, amico di famiglia e suo collega in giunta - di una cultura raffinata, amante tantissimo della musica che ha trasmesso al figlio Alberto. Ed è stato sempre un grande sostenitore del Gruppo Presepi, ci aiutava sotto traccia, non voleva farlo sapere, non amava apparire... Lui era così. Ho ricordi bellissimi di lui. A Natale voleva visitare a ogni costo la mostra dei presepi, poi è venuta la nuora con la nipotina. Sono cresciuto con lui, abbiamo fatto tante battaglie insieme. Un'altra figura storica di Marnate che ci lascia».
Un uomo al quale tutti volevano bene e il paese si stringe alla sua famiglia. Perché, come ha scritto Alberto, «arrivederci papà, sei stato il migliore!».