È in programma il 28 gennaio, alle 11, il flash mob “Un ospedale al caffè... Un caffè per l’ospedale”. L’iniziativa è stata pubblicizzata in forma anonima, presumibilmente per raccogliere adesioni al di là di eventuali appartenenze a formazioni politiche o associazioni. Come noto, del resto, le preoccupazioni su presente e futuro del Sant’Antonio Abate, che soffre problemi comuni a tante strutture, acuiti dalla prospettiva dell’ospedale Busto-Gallarate, accomunano tutte i gruppi presenti in Consiglio comunale.
Ed è proprio al Consiglio comunale che rimandano gli organizzatori: «Sono otto mesi da quando non viene convocata la Commissione Sanità voluta dal Consiglio comunale. Il 28 gennaio è il termine entro il quale il Consiglio comunale di Gallarate ha impegnato il sindaco Cassani a convocare i vertici politici di Regione Lombardia per informazioni urgenti sull’operatività attuale e futura del Sant’Antonio Abate». Data del ritrovo, dunque, corrispondente alla scadenza.
Chiusura della comunicazione con riferimento alle imminenti elezioni provinciali e regionali: «L’ospedale è dei cittadini, chi governa ha il dovere di dare una risposta prima di chiedere il voto, Gallarate non è una passerella, la salute è il primo diritto. L’ospedale è dei cittadini, Gallarate è di tutti». Appuntamento in largo Camussi.