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Politica | 07 gennaio 2023, 19:10

Provincia e Regione, le scadenze incombono. Fibrillazioni in Fratelli d’Italia

Tra domani e lunedì mattina dovranno essere presentate le candidature alla presidenza della Provincia. Sabato prossimo, invece, è la deadline per le liste per il Pirellone. In entrambi i casi non mancano malumori ed è protagonista Emanuele Antonelli. Intanto Pietro Zappamiglio, che fino a qualche tempo fa era dato in pole per Villa Recalcati, sarà il capolista di Forza Italia alle regionali

Provincia e Regione, le scadenze incombono. Fibrillazioni in Fratelli d’Italia

Provincia e Regione, le scadenze incombono. Tra domani e lunedì mattina dovranno essere presentate le candidature alla presidenza della Provincia.
Sabato 14 gennaio, invece, è la deadline per quanto riguarda le liste per le regionali.

E se in alcuni casi, tra singoli candidati al Pirellone e liste, le conferenze stampa di presentazione sono già iniziate (oggi è toccato a Luca Carignola del Pd e alla lista Moratti, mercoledì sarà la volta di Forza Italia), in altri la situazione è più complessa.
Fratelli d’Italia rientra nella seconda casistica. A Varese, infatti, in quello che al momento è il primo partito nazionale non mancano le fibrillazioni.

Già durante una cena di metà dicembre, quando – alla presenza di un big come l’ex senatore ed ex vicepresidente di Regione Lombardia Mario Mantovani – emerse che i vertici del partito puntavano forte sulla candidatura di Luigi Zocchi, oltre che su quella di Francesca Caruso, si creò un certo scompiglio.

Anche perché, col partito con il vento in poppa pronto a confermarsi prima forza anche alle regionali lombarde, i pretendenti – soprattutto maschili – sono più numerosi rispetto ai posti disponibili in lista: quattro per gli uomini e altrettanti per le donne.

Più di recente, invece, ad agitare le acque tra i Fratelli è la candidatura di Francesco Lattuada. Lo storico esponente della destra di Busto Arsizio aveva annunciato già a fine novembre – col pieno consenso del circolo cittadino – di voler essere della partita.
Il via libera dai piani superiori del partito sembrava solo una formalità. Ma proprio lì, negli ultimi tempi, era emersa una certa resistenza.

C’è chi ha provato a intercedere per “il Checco”, parlando con i vertici romani. E chi, come il sindaco bustocco Emanuele Antonelli, molto legato a Lattuada, dopo una lettera indirizzata alla coordinatrice regionale Daniela Santanchè rimasta senza risposta, ha esternato pubblicamente il proprio disappunto di fronte a una possibile esclusione.

Una mossa, evidentemente dovuta alla sensazione che la candidatura non sarebbe andata in porto, che ha acceso i riflettori sulla vicenda. Che, dal tavolo regionale, è finito su quello nazionale.

La situazione non è semplice perché il suo esito, qualunque esso sia e al di là delle inevitabili smentite, rischia di venire letto come una vittoria di Santanchè o Antonelli ai danni dell’altro. E di creare tensioni – che già covano sotto la cenere – tra i circoli della provincia (Busto potrebbe rimanere a secco mentre Gallarate schiera Caruso e Giuseppe De Bernardi Martignoni).

Lo stesso Antonelli è protagonista in prima persona della sfida per la Provincia. Il presidente uscente, nei mesi scorsi si era detto disponibile al bis qualora non si fosse fatto avanti nessun altro.
A un certo punto, la coalizione di centrodestra sembrava aver deciso di puntare su Pietro Zappamiglio, sindaco di Gorla Maggiore in quota Forza Italia.

La candidatura, però, non è andata in porto, anche perché i vertici di Fratelli d’Italia non avevano alcuna intenzione di cedere la presidenza della Provincia. A quel punto, dopo il pressing dei segretari del centrodestra, Antonelli ha accettato di essere il candidato, seppur contrariato per modalità e tempistiche con cui è maturata la richiesta.

Oggi i leader della coalizione provinciale hanno diffuso una nota in cui si parla di una «grande prova di militanza degli amministratori locali del centrodestra che, in pochi giorni, hanno raccolto oltre 300 firme di consiglieri comunali a sostegno della candidatura di Emanuele Antonelli a presidente della provincia di Varese. È stato un lavoro corale portato avanti con autentico spirito di squadra.
Siamo quindi pronti per depositare ufficialmente la documentazione prescritta per la candidatura e ad iniziare la campagna elettorale per le elezioni del 29 gennaio.
Si riparte sulla base degli importantissimi risultati ottenuti dall'amministrazione Antonelli, capace di risanare i conti dell'ente e di avviare significativi investimenti sul territorio provinciale».

Nella nota – sottoscritta da Andrea Pellicini (FdI), Andrea Cassani (Lega), Giuseppe Taldone (FI), Leslie Mulas (Lombardia Ideale), Mattia Premazzi (Noi Moderati) – traspare determinazione. Ma tutti sanno che la sfida col candidato dei civici e del centrosinistra Marco Magrini si preannuncia particolarmente incerta.

Intanto, mentre i Fratelli riflettono, i forzisti sono pronti a schierare la lista per le regionali.
A guidarla come capogruppo, sfumata la corsa alla Provincia, sarà Zappamiglio. Con lui Paolo Bruffato, Nadia Dal Secco, Domenico Esposito, Simone Longhini, Maria Elena Pellicciotta, Laura Rogora, Belinda Simeoni.
Mercoledì, alle 14.30, la presentazione nella sede di Forza Italia in via Marcobi con il coordinatore provinciale facente funzioni Giuseppe Taldone e altri dirigenti provinciali azzurri.

Riccardo Canetta

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