L'aveva chiesto ufficialmente l'Ordine degli architetti lo scorso luglio, oltre alle voci di molti cittadini. Ora è la Sovrintendenza a intervenire: bisogna riposizionare i lampioni dell'architetto Richino Castiglioni esattamente dov'erano.
Solo che dalla scorsa estate appunto sono stati tolti dal centro e sostituiti con la nuova illuminazione, come nel resto della città: la tecnologia di oggi con minore impatto sull'ambiente. Ma non rispettosa della storia, aveva protestato subito Busto Arsizio - a partire dal figlio dell'architetto, Stefano Castiglioni - ricordando come negli anni Novanta l'illuminazione fosse stata studiata in simbiosi con il centro storico e la nuova pavimentazione. E portasse appunto la firma prestigiosa di Richino, orgoglio della città nel nostro Paese e oltre i suoi confini.
Il Comune ha sempre difeso la propria scelta e avrebbe in mano una lettera iniziale in cui si suggeriva sì di mantenere i lampioni, ma senza opporsi ufficialmente a una sostituzione. Che cosa accadrà ora? Dal punto di vista tecnico ed economico è una partita delicata: gli elementi sono stati tolti, andrebbero valutate le loro condizioni, e poi sono stati spesi dei soldi. Ci vorrà dunque una valutazione
Se l'estate è stata calda per la vicenda, l'autunno si preannuncia a rischio di temperature ugualmente elevate.