Vittoria Sgarbi chiama, il Canton Ticino risponde. E si sfiora quasi l'incidente diplomatico. Non si placa la polemica innescata dalla rabbia del noto critico d'arte la cui auto, di ritorno dal Festival di Locarno alcuni giorni fa, aveva azionato il lampeggiante ancora in territorio elvetico, venendo fermato al valico autostradale di Chiasso-Brogeda dalla polizia cantonale e multato (leggi QUI).
Una contravvenzione da circa 500 franchi che aveva fatto andare su tutte le furie Sgarbi, che in un video, poi rimosso, oltre a prendersela con i poliziotti ticinesi aveva dichiarato: «Si può stare nella propria vita senza andare in Svizzera. Non ci andrò più».
A qualche giorno dalle polemiche non si è fatta attendere la replica di Norman Gobbi, responsabile leghista del dicastero di Giustizia e Polizia del Canton Ticino, che ha risposto per le rime al critico d'arte: «Questa è la Svizzera e il Canton Ticino signor Sgarbi - le parole di Gobbi - dove i deputati non hanno auto blu e men che meno dotate di lampeggianti prioritari. Le regole sono regole».