Scontro totale tra maggioranza e minoranza sulle mozioni in consiglio comunale a Varese: a metà seduta i consiglieri di minoranza abbandonano l’aula.
Dopo l’approvazione del Dup, arriva il momento della discussione della mozione presentata dal consigliere di minoranza Stefano Clerici sull’igiene urbana, la prima di una serie di mozioni firmate dalla minoranza che comprendono anche quella di censura nei confronti del presidente del consiglio comunale, Coen Porisini, il riconoscimento della valenza sociale e culturale degli Alpini, le pietre d’inciampo, la sicurezza e le modifiche alla disciplina regolatoria della commissione paesaggio.
All’improvviso, inaspettato, il consigliere di maggioranza Domenico Marasciulo chiede l’inversione dell’ordine del giorno: l’intenzione è quella di anticipare la discussione della censura nei confronti di Alberto Coen Porisini e la commissione paesaggio, posticipando le altre, annunciate alla vigilia molto accese e assai care all’opposizione.
Il regolamento comunale lo consente, ma la richiesta va votata. A questo punto la minoranza insorge: il consigliere Boldetti ricorda all’aula che l’ordine del giorno era stato deciso dalla conferenza dei capigruppo e che il centrodestra si era adeguato alle richieste della maggioranza di posticipare il consiglio comunale nonostante – sempre da regolamento – si sarebbe dovuto tenere entro 20 giorni dalla presentazione della mozione (in questo caso quella Clerici). Il sospetto, nelle fila delle minoranza, è che la mossa dell’inversione dell’ordine del giorno sia stata chiesta per motivi politici e per evitare il rischio di non raggiungere il numero legale nel prosieguo del consiglio odierno previsto per domani. Numero legale evidentemente decisivo per raggiungere quella maggioranza assoluta necessaria alle modifiche regolamentari, nella fattispecie quella della commissione paesaggio. C'è chi sostiene che domani (mercoledì) alcuni consiglieri di centrosinistra sarebbero partiti per le vacanze...
“Vi state rimangiando la parola data: è uno sgarbo istituzionale inaccettabile” tuonano dai banchi di destra. Qui una prima uscita dei consiglieri di opposizione per decidere il da farsi, seguita dal loro rientro in aula. Ecco quindi la votazione sull’inversione dell’ordine del giorno: la stessa passa.
A questo punto il centrodestra abbandona definitivamente il consiglio. Tutte le mozioni con proponenti di minoranza dovranno essere ripresentate e ridiscusse: “Mai successo una cosa del genere a Varese - rincarano la dose Puricelli, Bison, Clerici, Longhini e Angei nella corte di Palazzo Estense - Da ora in poi il nostro atteggiamento cambierà".
“Ennesima prova che con questa opposizione non si può collaborare – dice invece il sindaco Davide Galimberti in un consiglio che va avanti solo con la maggioranza – Un’altra occasione persa per discutere della nostra città: se questo è l’atteggiamento del centrodestra varesino, chissà cosa accadrà alle elezioni politiche...”.