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Busto Arsizio | 02 luglio 2022, 10:40

«Non respiravamo più, un fumo densissimo e non si poteva scappare. Grazie, vigili del fuoco»

VIDEO E FOTO. A Busto Arsizio una notte di paura nel palazzo di via Don Belloli. Le fiamme sono divampate nell'appartamento di due fratelli, lei era allettata e non poteva muoversi. Tutti gli inquilini ai piani superiori, a loro volta bloccati sui balconi perché le scale erano impraticabili per il fumo. Danni pesanti nell'alloggio e diffusi, seppur minori, nello stabile

L'appartamento dove è divampato l'incendio, altre tracce dei danni e alcuni vicini: Anna e Jasmi, poi Antonio

L'appartamento dove è divampato l'incendio, altre tracce dei danni e alcuni vicini: Anna e Jasmi, poi Antonio

«Aiuto, non respiro». Nicola Lepore sente la sorella che lo chiama, si sveglia e si rende conto che nell'appartamento si sta diffondendo un fumo denso. Un fumo che ben presto mette in allarme anche l'altra famiglia al terzo piano e tutto il condominio di via Don Belloli, a Busto Arsizio, dal lato che si affaccia in via Rodari.

Poteva essere una tragedia, non lo è stata grazie al tempestivo e massiccio intervento dei vigili del fuoco LEGGI QUI.

Nicola si è ustionato una mano, sua sorella Lilli che era allettata e della quale lui si prende cura da anni è ricoverata sotto osservazione. Sono stati tratti in salvo e così i vicini sono stati accompagnati dai vigili del fuoco in sicurezza fuori dal palazzo.

Le fiamme 

Ancora da accertare l'esatta origine dell'incendio, fatto sta che verso la una i vigili del fuoco sono chiamati in questo stabile del rione Redentore. Nicola ci racconta: «Ho sentito mia sorella che diceva che non respirava, mi sono reso conto che c'era un fumo densissimo». E che non si poteva fuggire, perché l'incendio rendeva impossibile dirigersi verso la porta. 

Ben presto, anche i vicini della porta accanto hanno visto il fumo, l'allarme è stato dato appunto ai vigili del fuoco che sono corsi con sei mezzi. Chi abitava sotto il terzo piano si è precipitato fuori, ma per chi si trovava nei piani superiori era troppo pericoloso, non si poteva scendere sulle scale invase dal fumo. 

I vigili del fuoco sono riusciti a mettere in salvo la signora e suo fratello e mettere in sicurezza tutti.

Poi, una notte senza sonno, con il cuore in ansia per ciò che era successo e per i fratelli. Come raccontano Anna Piantanida e Jasmi Morandi, che erano al quinto piano. «La signora urlava, io stavo dormendo - spiega Anna - quando abbiamo aperto la sala e le porte sulle scale, c'era un fumo pazzesco».

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Antonio Accetta abita al sesto piano ed è rientrato poco dopo, con la sua cagnolina Mia. Ci accompagna davanti alla porta del terzo, dove si vede il nastro che vieta l'accesso.

Nell'appartamento a fianco e in altri alloggi c'è il problema dell'elettricità da ripristinare. Antonio ci conduce fino al sesto piano, Mia segue esitante perché si sente ancora l'odore del fumo e l'istinto la frena. Le tracce dell'incendio si vedono fino a lì.

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C'è sollievo perché tutti sono salvi, ma c'è anche angoscia per le ore trascorse e per i problemi da affrontare ora.  Poco dopo, arriva proprio la chiamata di Nicola. Rassicura sulle condizioni di salute ma c'è il problema dell'alloggio dove non si può entrare ora. Una situazione difficile, 'unica certezza è la gratitudine ai vigili del fuoco che hanno evitato il peggio.

Marilena Lualdi

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