Le prime pacche per congratularsi raggiungono le spalle di Pietro Ottaviani circa 20 minuti dopo l’inizio dello spoglio. I risultati sono ovviamente molto parziali ma il distacco tra il candidato della civica che porta il suo nome, oltre a quello del sindaco uscente, Nicola Poliseno, di Fratelli d’Italia e, in seguito ad apparentamento, di Progetto Cassano 2032 è, da subito, rassicurante. Lontano lo sfidante, Osvaldo Coghi, sostenuto da Forza Italia e Lega. Finirà con il 65,6 per cento, Ottaviani, mentre Coghi si ferma al 34,3.
Affluenza alle urne bassissima, sotto il 31 per cento. Un risultato prevedibile visto il generale disamore verso il voto, il risultato locale registrato al primo turno (meno del 50 per cento), la giornata che invitava alla gita fuori porta più che alle urne.
Troppo forte, dunque, la coalizione rafforzata dai civici di Rocco Dabraio. Commento ricorrente nel quartier generale di Ottaviani, ricavato nel suo studio, a spoglio in corso: loro (i sostenitori di Coghi) sono calati, noi ci siamo superati, il centrosinistra non ha inciso. L’improbabile confluenza di quei voti su Coghi per spingere nella direzione della discontinuità rispetto all’Amministrazione uscente non sembra essersi innescata.
Lo dichiara proprio Poliseno: «È stato importante tornare a calarsi fra la gente, senza cedere alle provocazioni, anche nelle ultime ore abbiamo ricevuto messaggio vergognosi. Poi c’è la sinistra, che non ha spostato voti: ha perso due volte, due settimane fa e oggi. Quanto a me, avevo un unico cruccio: consegnare il comune a mani serie e sicure. Ce l’abbiamo fatta».
Il nuovo sindaco: «Hanno vinto i cittadini di Cassano, hanno vinto le tre liste, abbiamo vinto con un programma condiviso fatto di tutte cose realizzabilin, ha vinto la gente per bene. Hanno dispiace sottolinearlo, perso i partiti. Abbiamo, lo ricordo, iniziato col sorriso, finiamo col sorriso».
Alle 23,44 il telefono di Ottaviani squilla. È Coghi, che trasmette le sue congratulazioni all’avversario. Colloquio breve e cordiale, il nuovo sindaco ringrazia per la chiamata e aggiunge: «Ci guarderemo presto negli occhi e parleremo». Poi la festa, in attesa degli impegni che veranno.