Il sindaco, Nicola Poliseno, annuncia l’inaugurazione del parco di città (oggi pomeriggio, nella vasta area retrostante il cimitero). Il vicesindaco e assessore ai lavori pubblici, Osvaldo Coghi, soddisfatto per la dirittura d’arrivo imboccata dal progetto, sottolinea il passaggio con le seguenti parole: «Finalmente si rendono fruibili ai Cassanesi 55mila metri quadrati di verde, corredati da percorsi ciclabili e pedonali. La realizzazione odierna risponde a quanto previsto nel Piano di governo del territorio del 2007, un “Bosco di città” da 110.000 metri quadrati inserito nel tessuto cittadino. Siamo sicuramente soddisfatti di quanto fatto e il nostro impegno sarà indirizzato al completamento della porzione mancante». Da non trascurare i ringraziamenti. Per il Comune, all’architetto Scillieri, al geometra Panarello, all’amministrazione Morniroli (i finanziamenti, ricostruisce Coghi, risalgono a una trattativa di allora con Pedemontana) e ai tecnici del settore Lavori pubblici del Comune: «La conclusione dei lavori in tempo prima delle elezioni – sottolinea Coghi - è anche, se non soprattutto, merito loro. Credo sia giusto riconoscere i meriti di ciascuno e di tutti in questo momento così particolare». Non una parola per Giunta e sindaco.
Il quale, Nicola Poliseno, pochi giorni fa, presentando la sua lista per le amministrative, raccontava l’impegno di Pietro Ottaviani, presidente del consiglio comunale uscente e candidato sindaco: «Andiamo al parco di città tutti i giorni. Lui, il Pietro, è sempre con me, c’è sempre».
Schermaglie da campagna elettorale sui due fronti, fra corse e rincorse nel centrodestra. Già, perché il vicesindaco Coghi corre per la carica di sindaco con Forza Italia e Lega. Poliseno sostiene Pietro Ottaviani con la sua lista civica e Fratelli d’Italia.
Fatto sta: l’area, per un comune con le dimensioni di Cassano Magnago, è enorme. Le prospettive sono quelle di un ampliamento. Può fare da raccordo tra diverse zone della città. Le rincorse elettorali, di sicuro, lasceranno posto alla scoperta e all’utilizzo, progressivo, di cassanesi e non.