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Territorio | 14 maggio 2022, 17:23

La lettera dei compagni di Giulia: «Il bene che ti vogliamo è più forte della violenza che ti ha portata via»

Gli amici di Giulia l’hanno voluta salutare con una lettera e tantissimi palloncini. «Le trasmissioni televisive ti ricordano come una vittima, ma per noi sei la ragazza con cui prendevamo il tè alle macchinette, con cui ridevamo durante l’ora di ginnastica, con cui ci lamentavamo della nostra vita monotona, che oggi invece vorremmo tanto riavere»

La lettera dei compagni di Giulia: «Il bene che ti vogliamo è più forte della violenza che ti ha portata via»

Gli amici l’hanno voluta salutare così, con una lettera e tantissimi palloncini con scritto «Ciao Giulia». Su quello  forma di cuore «Ciao Gi».
Una lettera, che dimostra la maturità dei compagni, che non vogliono ricordare l’amica come una vittima, ma come la ragazza sorridente che vedevano ogni giorno a scuola.

«Cara Giulia, siamo qui per leggere una lettera a cui non potrai mai rispondere. Non avremmo mai immaginato che questo giorno sarebbe arrivato così, all’improvviso, e che saremmo stati qui a raccontare la bella persona che eri, che sei e che sarai sempre. È strano parlare di te al passato: Giulia era solare, Giulia era dolce, quando invece sei una parte del nostro presente, della nostra vita di tutti i giorni. I giornali, le trasmissioni televisive, chi non ti ha mai conosciuta, ti ricordano come una vittima, ma noi no, noi non ti ricordiamo così. Per noi sei la ragazza con cui prendevamo il tè alle macchinette, con cui ridevamo durante l’ora di ginnastica, con cui ci lamentavamo della nostra vita monotona, che oggi invece vorremmo tanto riavere, pur di passarla di nuovo con te. Sei l’amica con cui facevamo progetti per il futuro, con cui ci confidavamo e qualunque cosa accadesse eri sempre lì, ad ascoltarci, a sostenerci con qualche parola gentile e un sorriso dietro la mascherina. Sei la compagna di classe con cui abbiamo creato tanti ricordi felici e cui avremmo voluto crearne altri».

E ancora: «Avevamo un futuro insieme, dovevamo festeggiare la fine dell’anno scolastico, un giorno prendere il diploma e celebrare con te tutti i tuoi successi, ma all’improvviso sei sparita, lasciandoci increduli ed impotenti. Ogni giorno fatichiamo ad accettare che non ti vedremo entrare in aula e salutarci come sempre. E ogni volta che guardiamo il tuo banco pensiamo che non è giusto, che al posto di quei bellissimi fiori ci dovresti essere tu. Sappiamo però che sarai sempre con noi, in ogni momento del futuro che avremmo voluto vivere con te. Ci basterà chiudere gli occhi per vederti e sentirti. E allora ripenseremo ai nostri momenti più belli, sorridendo, perché le persone che ci vogliono bene non ci lasciano mai veramente, ovunque esse siano. Quindi oggi non ti vogliamo ricordare come una vittima, ma come una compagna di classe, come un’amica, perché il bene che ti vogliamo è più forte della violenza che ti ha portata via. Ci manchi ogni giorno, ma sappiamo che sarai sempre parte di noi, anche se in modo diverso. Cara Giulia, non smettere mai di sorridere. Un abbraccio, dalla tua 2°G».

Dopo il funerale gli amici si sono stretti in un grande abbraccio, mentre i palloncini con la scritta “Ciao Giulia” volavano nel cielo. I saluti, ricordando quell’amica che sarà sempre lì con loro, anche se non fisicamente. Non un “addio”, ma un “ciao”, come quello che si dicevano ogni giorno, perché sanno che Giulia se n’è andata solo fisicamente, ma vivrà sempre nei loro ricordi e nelle loro giornate.

Michela Scandroglio

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