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Altri sport | 04 maggio 2022, 16:30

Welcome to Miami: perché l'interesse per la Formula 1 ha avuto una svolta

L'avvenire ci riserverà statistiche in tempo reale e personalizzate per utente

Welcome to Miami: perché l'interesse per la Formula 1 ha avuto una svolta

Cari amici, siamo alle porte di un nuovo weekend di gara e siamo tutti carichi in previsione del prossimo round nella sfida per il mondiale più prestigioso del motorsport.

Stefano è appassionato di sport americani e per motivi di lavoro si reca spesso negli States, quindi grazie anche alla sua profonda esperienza e conoscenza dei cugini americani, oggi ci addentriamo in un articolo con pochi risvolti sportivi ma secondo noi interessante per capire al meglio anche le dinamiche che hanno portato quest’anno a due gran premi negli Usa e l’anno prossimo a ben tre appuntamenti oltreoceano.

Nell’ultimo decennio la Formula 1 a livello di immagine non aveva vissuto momenti d’oro, anzi tutt’altro. Anche in Italia, vuoi per la perdita dei diritti sulle reti nazionali, vuoi per gli scarsi risultati della Ferrari molti appassionati si sono rassegnati e non si sono più interessati. Con l’ingresso di Liberty Media invece negli ultimi anni questo trend è incredibilmente cambiato e nonostante una pandemia mondiale e gli scarsi risultati delle vetture concorrenti alla Mercedes, il pubblico ha ricominciato a riappassionarsi e anche i dati delle tv hanno avuto dei risultati inaspettati.

Formula 1 su esempio di NBA NFL e MLB, le tre major più importanti in aamerica ha creato una sua app e un suo canale TV, è sbarcata in maniera importante sui social e fatto investimenti sulle categorie minori e le accademy dei giovani piloti.

Avvicinarsi a un mondo sempre più social ha dato una svolta incredibile a tutto il sistema. Voi pensate che con un piccolo abbonamento sulla app di F1tv si possono vedere programmi di approfondimento e tutto il weekend di gara, con esclusione delle prove e del gp per quei paesi che hanno l’esclusiva. Per intenderci in Italia  si ha la possibilità di vedere programmi e storia della Formula 1, l’esclusiva dei diritti non permette ancora ad oggi la possibilità di vedere i gran premi. In molti altri paesi tuttavia la diretta è già realtà ed è una esperienza avanzata.

Non solo è presente il feed tv della regia internazionale ma è anche possibile scegliere un secondo commento, selezionare l’onboard camera del pilota preferito così come avere accesso ai dati di telemetria in “near-real-time” per poter fare una comparazione live tra due piloti. Non siamo ancora ai livelli delle maggiori leghe americane, che oltre a offrire contenuti live in streaming attraverso la app hanno addirittura un loro canale tematico che offre h 24 7 giorni su 7 contenuti e approfondimenti in esclusiva. Ma considerato il trend, crediamo sarà questo il target per i media del futuro F1.

L'avvenire ci riserverà statistiche in tempo reale e personalizzate per utente, sulla falsariga di quanto già viene sperimentato da tempo su NFL GamePass o MLB at Bat ovvero le due major app delle leghe di football americano e baseball. Infine, è probabile che sempre più spazio verrà dato ai fantasy game (tipo il nostro fantacalcio) con aggiornamenti in tempo reale del punteggio dei team virtuali di ogni singolo utente. Un modo astuto ma ormai consolidato per creare “engagement” con gli utenti, soprattuto i più giovani, coinvolgendolo sempre di più e mettendoli al centro dello spettacolo al pari dei campioni in pista.

Insomma la F1 ha dato una svolta multimediale incredibile riavvicinando moltissimi appassionati. Da qui è nato un sistema che ha portato a risultati nei weekend di gara di pubblico incredibile e a un clamoroso, e forse insperato, aumento di audience tra i giovanissimi.

Oggi se cercate un biglietto, che non sono proprio a prezzi popolari, in tutti i gran premi d’Europa avrete una difficoltà incredibile a trovarli, e questo non solo per merito del duello dello scorso anno tra Lewis e Max o per il ritrovato smalto di una Ferrari tornata a livelli competititvi ma soprattuto di una programmazione che ha aperto anche a mercati dove prima non c’era il minimo interesse. Pensare oggi che Miami e Austin siano esauriti tutti i biglietti è un risultato incredibile visto che gli americani da sempre sono molto più attratti dalla NASCAR e dalla INDYCAR.

Potrebbe essere un esempio per calcio e altri sport Nel 2014 primo anno dell’era Hybrid a Monza per il GP d’Italia i biglietti si trovavano anche il giorno prima della gara. Oggi sul sito ufficiale trovate solo il prato e stanno finendo anche quelli. Nel 2014 la tre giorni alla tribuna Ascari costava 180 € ,oggi non ci sono più biglietti e costava ben 380 €.

Lorenzo Pisani e Stefano Sandrini

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