In piazza Morelli a Legnano, venerdì 22 aprile, un evento di grande condivisione, organizzato dall’associazione Jasmine e Ummy Bistrot Marocchino; è aperto a tutta la cittadinanza con assaggi gratuiti, di piatti e dolci tradizionali (Shebakia, Harira, datteri e altre specialità). Durante questo momento di socialità saranno raccolti fondi per sostenere l’associazione Jasmine, impegnata ad aiutare le donne e le famiglie in difficoltà a Legnano e dintorni. Irene Manzo, titolare del Bistrot, racconta l’evento che rompe il digiuno del Ramadan.
Come è nata questa iniziativa?
«Questa iniziativa è nata insieme alle ragazze dell’Associazione Jasmine di cui facciamo parte da poco ma che da tempo si muovono sul territorio di Legnano e dintorni con grande cuore ed entusiasmo per aiutare le donne, i bambini e le famiglie in difficoltà.
La cena Iftar che per i musulmani è la rottura del digiuno serale durante il Ramadan è un grande momento di condivisione a tavola, anche con chi normalmente non ha la possibilità di farlo.
Durante questo mese e in altre occasioni insieme all’associazione Jasmine sono state organizzate delle donazioni di cibo, vere e proprie spese alimentari che sono state portate direttamente alle famiglie».
Come si svolgerà?
«Questa cena vuole essere una condivisione culturale. Tutti possono partecipare assaggiando le specialità che alcune donne e altri partner hanno voluto donare per questa iniziativa.
Ci saremo noi, come Bistrot Marocchino, che porteremo un classico della cucina di Ramadan: la zuppa di legumi, aromi e spezie chiamata “Harira”, molto apprezzata.
Ci sarà inoltre il proprietario di una nota marca di tè, Al Mouhajir, per far assaggiare questa bevanda che tutto il mondo decanta. Non mancheranno datteri, dolci, pane e altre specialità.
La cena è gratuita, consigliamo a chi ne ha la possibilità di donare un’offerta per contribuire alle iniziative benefiche dell’Associazione. Ci sarà inoltre un’estrazione per la vincita di un biglietto di andata e ritorno per Casablanca offerto da Air Arabia. Il ricavato del biglietto sarà devoluto all’associazione».
Perché avete coinvolto l’associazione Jasmine?
«Abbiamo aperto da pochi mesi e queste ragazze che fin dall’inizio sono venute a cena da noi ci hanno conquistato con il loro cuore e la loro semplicità, e oggi anche noi “facciamo parte di questa realtà”».