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Economia | 25 marzo 2022, 15:00

VIDEO. In piazza a Varese i sindacati e i lavoratori della sanità pubblica

Presidio e manifestazione stamattina davanti alla Prefettura, poi l'incontro con Prefetto e Questore: «Chiediamo il rinnovo del contratto nazionale. E' indispensabile oggi più che mai dare risposte professionali ed economiche ai lavoratori che in questi due anni hanno lavorato in condizioni difficilissime»

VIDEO. In piazza a Varese i sindacati e i lavoratori della sanità pubblica

Presidio e manifestazione di protesta questa mattina a Varese, davanti alla Prefettura, dei lavoratori della sanità pubblica e dei sindacati di categoria, che chiedono a gran voce il rinnovo del contratto nazionale. 

Lavoratori e sindacati hanno poi incontrato sia il Prefetto che il Questore di Varese. 

FP CGIL-CISL FP-UIL FPL hanno proclamato lo stato di agitazione nei comparti Funzioni Locali e Sanità Pubblica per richiedere, ai ministeri dell'Economia e delle Finanze e della Pubblica Amministrazione, che siano garantite le risorse necessarie per la copertura degli oneri derivanti dal rinnovo dei CCNL, scaduti lo scorso 31/12/2018, per la parte relativa all'ordinamento, alla contrattazione decentrata e alle risorse per dare attuazione al Patto per l'innovazione e la coesione del 10 marzo 2021.

I punti della mobilitazione sono:

- l'esigibilità in tutti i suoi punti, del Patto per l'innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale sottoscritto in data 10 marzo 2021

- la copertura economica delle suindicate voci relative al rinnovo del contratti di comparto, così come oltretutto richiesto da UPI. Conferenza delle regioni e delle province autonome e da ANCI con lettera del 14 febbraio 2022 prot. N. 1003/C1PERS indirizzata ai ministri Renato Brunetta e Daniele Franco.

In particolare, segnalano i sindacati, mancano le risorse necessarie per procedere alla revisione con adeguati finanziamenti di tutti i sistemi indennitari fermi da oltre dieci anni e valorizzare la professionalità del personale delle pubbliche amministrazioni attraverso la riforma degli ordinamenti e dei sistemi di classificazione: incrementare i fondi per la contrattazione integrativa, rimuovendo i vincoli normativi ad oggi esistenti.

«Ovviamente - affermano i sindacati - quella di oggi é una prima giornata di protesta alla quale, in assenza di risposte positive, si organizzeranno ulteriori mobilitazioni territoriali e nazionali fino al raggiungimento degli obiettivi indicati nel Patto per l'innovazione».

«E' indispensabile, ora più che mai, dare risposte professionali ed economiche alle lavoratrici e al lavoratori che, in questi ultimi due anni, in condizioni difficilissime hanno garantito servizi e cura al cittadini» concludono Gianna Moretto (Cgil), Nunzio Praticò (Cisl) e Lorenzo Raia (Uil). 

Redazione

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