Microfono aperto, per raccogliere tante voci. Ma anche canti, slogan, cartelli e momeni in cui sorridere insieme alla speranza di un'armonia tra i popoli da riconquistare.
Così si è svolto "Voci di pace", il presidio contro la guerra organizzato dal Comitato antifascista di Busto Arsizio. Tra i colori, quelli della bandiera italiana e di quella ucraina che si avvicinavano nel cielo azzurrissimo sopra il tempio civico. In via Fratelli d'Italia dalle 11 si è svolto oggi il presidio.
Il Comitato ha ribadito il suo no alla guerra, a questo virus nuovo e antico, il "carognavirus" e ha presentato la sua analisi. Momenti seri, momenti in cui anche cercare di risollevare gli animi così duramente provati con la musica.
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Tra gli interventi, quello dell'Anpi di Busto con Liberto Losa. «Già si vedono le conseguenze della guerra - ha detto Losa - Non possiamo che rifarci dall'insegnamento delle sedi religiose. Importante proseguire con la diplomazia, ma anche mostrare il sentimento della gente comune. Neanche la popolazione russa vuole la guerra».
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