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Attualità | 24 febbraio 2022, 12:38

Paura e condanna per la guerra. A Cassano rinviata la presentazione della stagione teatrale

«Per i cassanesi e i cittadini del mondo inizia uno stato di angoscia e di grande preoccupazione», afferma il sindaco Poliseno annunciando il rinvio della conferenza stampa. Con un appello: «Non rubiamo l’innocenza ai bambini». L’ex senatrice di Busto D’Adda: «La guerra in Europa, qualcosa che si fatica a pensare tanto eravamo convinti non potesse succedere»

Paura e condanna per la guerra. A Cassano rinviata la presentazione della stagione teatrale

Dolore e sgomento, ma anche dura condanna per l’attacco russo all’Ucraina partito nel cuore della notte.
La sezione di Busto Arsizio dell’Anpi è intervenuta ricordando l’insegnamento della nostra Costituzione («L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali») e chiedendo al governo di agire con determinazione in via diplomatica (leggi qui).

A Cassano Magnago, un piccolo gesto concreto: la conferenza stampa di presentazione della stagione teatrale dell’Auditorio, in programma per oggi, è stata annullata.
«A causa dell’invasione dell'Ucraina da parte della Russia iniziata nelle prime ore della giornata odierna – spiega il sindaco Nicola Poliseno – in questo momento drammatico e di estrema sofferenza che porterà una perdita catastrofica di vite umane e tanto dolore, per i cassanesi e i cittadini del mondo inizia uno stato di angoscia e di grande preoccupazione. Riteniamo pertanto doveroso rinviare la conferenza stampa».

«“Innocenza: incapacità di commettere o di concepire il male, per lo più connessa all'ingenuità del bambino o del fanciullo”. I primi a chiedercelo – continua il primo cittadino – sono quindi i bambini... Non rubiamo la loro innocenza. La guerra non è mai la soluzione giusta!».

Il collega di Samarate, Enrico Puricelli, si affida a un gesto silenzioso, utilizzando come foto del suo profilo di Facebook la bandiera dell’Ucraina.
E proprio sui social non si contano i commenti intrisi di preoccupazione e rabbia.

«Erano circa le 6 a Mosca (le 4 da noi) quando Putin ha annunciato in Tv l’attacco russo all’Ucraina – scrive l’ex senatrice di Busto Arsizio Erica D’Adda –. Poco dopo sono iniziate forti esplosioni nelle città ucraine: Odessa, Kharvik, Mariupol, Leopoli ed anche nella capitale Kiev, dove sono suonate le sirene d'allarme.
Questo porta la guerra in Europa, qualcosa che si fatica a pensare tanto eravamo convinti non potesse succedere.
Lo Spirito del Male sogghignò: “Così doveva essere”. E di nuovo lo Spirito della Pietà sussurrò: “Perché?”».

«Migliaia di anni di storia per essere ancora così. Dov’è l'evoluzione dell'umanità – domanda l’ex assessore di Busto Paola Magugliani – dov’è la civiltà, dov’è il progresso, dov’è la cooperazione? Dove sono i diritti umani delle persone che stamattina si sono svegliate sotto i bombardamenti?».

R.C.

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