Incredibile, immensa, eccezionale. Non ci sono altri termini per definire l'impresa di Sofia Goggia alle Olimpiadi di Pechino. Medaglia d'argento nella discesa libera femminile, a 23 giorni dall'infortunio al ginocchio in Coppa del Mondo a Cortina. Sembrava una corsa contro il tempo (e il fisico) impossibile, ma la bergamasca d'acciaio ce l'ha fatta. Coronando un'impresa bellissima.
Sulla pista cinese, l'azzurra ha sfiorato il bis, dopo l'oro di quattro anni fa a PyeongChang. Sofia Goggia è diventata la prima donna capace di salire sul podio nella gara di discesa libera in due Olimpiadi invernali consecutive dopo l’austriaca Christl Haas, che ci riuscì nel 1964 e nel 1968.
L’azzurra ha dominato la stagione delle prove veloci con sei vittorie in Coppa del Mondo (quattro in discesa libera, due in superG) ma la brutta caduta di Cortina d’Ampezzo aveva messo in discussione la sua presenza ai Giochi di Pechino. Goggia non ha mollato e ai microfoni di RaiSport ha raccontato il periodo dopo l'infortunio: «È una favola a cui ho saputo credere».
La gara è stata vinta dalla svizzera Suter, per soli sedici centesimi.
Medaglia di bronzo per un'altra azzurra, Nadia Delago, abbracciata dalla sorella Nicol (undicesima) sul traguardo. Fuori dalle prime tre Elena Curtoni: l'atleta valtellinese scesa con il pettorale numero 1 ha fatto una gara quasi perfetta, specialmente nella seconda parte del tracciato, chiudendo quinta.