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Scuola | 10 febbraio 2022, 18:10

Legnano, il liceo linguistico “Galilei” su Rai Scuola

Studenti e professori presenteranno i lavori realizzati sulla piattaforma LITE dell’Università di Toronto: un libro di ricette scritte in inglese e una mappatura di città plurilingui. Progetto coordinato dall’ispettrice del Miur Gisella Langé, durante la chiusura delle scuole e la didattica a distanza dell'anno scorso

Legnano, il liceo linguistico “Galilei” su Rai Scuola

Nel contesto delle azioni volte al rafforzamento delle competenze del corpo docente (ma anche di studentesse, studenti e famiglie) su strumenti, metodologie e potenzialità della didattica digitale integrata, RAI Scuola e Ministero dell’Istruzione hanno prodotto una nuova serie di venti videolezioni dal titolo Laboratorio Scuola, in onda dal 7 febbraio su RAI Scuola (Canale 146) e reperibili anche sui portali raiplay.it e Laboratorio Scuola | Rai Scuola.

Il taglio generale dato alla serie intende valorizzare le metodologie didattiche e le strategie di apprendimento più efficaci nell’integrazione di attività in presenza e on-line: sono perciò state coinvolte direttamente scuole e docenti che rappresentano esempi di eccellenza nel campo dell’innovazione didattica.

Venerdì 11 febbraio alle ore 11.00 (con replica alle ore 15.00) nell’ambito della puntata “Modalità di collaborazione on-line: il lavoro in piccoli gruppi e i suoi strumenti” il liceo Galilei di Legnano presenterà le attività frutto di un Progetto dell’USR Lombardia in partenariato con l’Università di Toronto, coordinato dall’Ispettrice Gisella Langé del Ministero dell’Istruzione e organizzato nell’anno scolastico 2020/21 durante la chiusura delle scuole e la didattica a distanza.

Nella puntata di venerdì 11 febbraio vengono presentati dalle professoresse Clelia Nebuloni (Inglese) e Martina Noè (Tedesco) nonché dagli studenti della classe 2B del liceo linguistico legnanese i lavori realizzati sulla piattaforma LITE dell’Università di Toronto: un libro di ricette scritte in inglese legate alla tradizione delle famiglie di origine degli studenti (Colombia, Egitto, Ecuador, Spagna, Svezia, oltre a varie regioni italiane) e una mappatura di città plurilingui partendo dalla Germania o da città scelte in base a interessi particolari o di provenienza delle famiglie di alcuni studenti (Atene, Buenos Aires, Istanbul, Il Cairo, Mosca, Stoccolma, Toronto,...).

Vari strumenti tecnologici e discussioni via web hanno facilitato la creazione/produzione di materiali multilingui e multiculturali sulla piattaforma dell’Università di Toronto. In breve: sono state attivate efficaci modalità partecipative degli studenti grazie al lavoro in piccoli gruppi che ha permesso di ripensare la didattica in forma “laboratoriale” e collaborativa offrendo un esempio di alternativa al modello tradizionale del gruppo classe.

Redazione

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