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Busto Arsizio | 18 gennaio 2022, 15:18

Giöbia: Busto rinuncia alla festa in piazza «a tutela della salute pubblica»

Giovedì 27 gennaio sarà esposto in piazza Santa Maria un unico fantoccio simbolico, che sarà dato alle fiamme alle ore 18 in un luogo da definire alla sola presenza del sindaco e della giunta. Così Busto rispetta - ai tempi del Covid e come l'anno scorso - una sua tradizione sentitissima. Nessuna autorizzazione a privati e associazioni per “fuochi liberi”

Giöbia: Busto rinuncia alla festa in piazza «a tutela della salute pubblica»

Anche una consuetudine millenaria come la Giöbia è costretta a fare i conti con la pandemia. A tutela della salute pubblica, l’Amministrazione comunale ha deciso infatti che la festa popolare sarà celebrata in forma ridotta e senza pubblico, rinunciando all’organizzazione messa in campo fino all’edizione del gennaio 2020.

«Visto l’elevato tasso di contagiosità della variante omicron - spiega una nota di Palazzo Gilardoni - è impensabile poter programmare l’esposizione delle Giöbie e il tradizionale falò che da sempre attirano un foltissimo pubblico di famiglie e cittadini. E come l’anno scorso, non sarà possibile organizzare neanche il tradizionale momento conviviale che gli anni scorsi vedeva migliaia di cittadini partecipare alla degustazione del piatto della tradizione, il risotto con la luganiga.

Per dare continuità e non interrompere una lunghissima e apprezzatissima tradizione che ha sempre portato con sé un messaggio di rinascita, giovedì 27 gennaio sarà esposto in piazza Santa Maria un unico fantoccio simbolico, che sarà dato alle fiamme alle ore 18 in un luogo da definire alla sola presenza del sindaco e della giunta. La breve e simbolica cerimonia sarà trasmessa in diretta streaming sulla pagina Facebook della Città di Busto Arsizio per dare modo ai cittadini di partecipare al rito a distanza».

«Non è stato facile rinunciare al tradizionale momento di incontro e condivisione che ogni anno vedeva la città riunirsi intorno al falò e a uno dei simboli della sua identità - commenta il sindaco Emanuele Antonelli -. Una scelta imposta dalle norme e dettata dal buonsenso e dalla responsabilità di tutelare in via prioritaria la salute pubblica. Siamo certi che la cittadinanza capirà le nostre motivazioni e naturalmente ci auguriamo di poter presto tornare a festeggiare la Giöbia tutti insieme e in sicurezza».

La festa dovrà quindi essere vissuta in famiglia e celebrata a tavola, gustando se possibile i piatti tipici di questo periodo ed evitando l’accensione dei falò.

Gli uffici, infatti, non rilasceranno a privati e associazioni autorizzazioni finalizzate all’esposizione dei fantocci e all’accensione di fuochi all’aperto.

Questi ultimi, come recita il regolamento di Polizia Urbana all’art. 35, sono consentiti in occasione di manifestazioni popolari solo se autorizzati. Il regolamento vieta di “bruciare materiali di qualsiasi tipo o accendere fuochi nel territorio comunale compresi fuochi liberi a sterpaglie, siepi, erba degli argini di fossi, scarpate nonché materiali di varia natura presenti nei cantieri edili. L’accensione di fuochi all’aperto è consentita qualora autorizzata in relazione a manifestazioni popolari, a motivi fitosanitari specificatamente previsti dalla competente Autorità”.

Redazione

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