Chiudere gli occhi e ripensare a 130 anni fa. Riaprirli e trovarsi nella medesima situazione, con un sorriso: una Busto Arsizio che si prende a cuore il teatro. non è un sogno, ma un desiderio di Luca Galli, per il Teatro Sociale "Delia Cajelli".
Imprenditori mirabili che creano prodotti capaci di sfidare ogni crisi e al contempo pensano sia giusto sostenere questa storica realtà. Anche se tanto hanno dato, si impegnano a restituire al territorio: la sostenibilità 4.0, che poi non l'ha inventata nessuno oggi. Perché a #Backstage esce nitidamente questo pensiero, questa necessità: che Busto abbia bisogno del suo teatro come 130 anni fa e gli debba dei segnali.
Con il presidente Luca Galli, ricordiamo le mirabili, ovvero realissimi, coincidenze: a volere questa sala nel 1891 fu la Busto che produceva, a partire dall'inventore della tela Olona (LEGGI QUI). «Questo concetto che avevano gli imprenditori di una volta di ritornare qualcosa alla gente - - osserva - è il modello vincente. Aiuto il dipendente a prendere casa, ma anche a fruire di una cultura accessibile nella sua città. Invece, negli anni del boom c'è stata una sorta di buio». Chi si è preso cura del teatro, portando raggi di luce? I singoli.
Tra di loro, in prima linea Delia Cajelli. Con il tempo, le competenze e anche le sue risorse: è lei che salvò il Sociale da una operazione immobiliare che ne avrebbe decretato la fine. Il suo esempio, a 360 gradi, ha guidato chi oggi si è preso a cuore la sala. La Fondazione Comunitaria del Varesotto con Luca Galli, l'architetto Daniele Geltrudi e tra chi non si tira mai indietro, Danilo Menato sempre presente dove c'era la sua Delia. Dove c'è, perché tutti sentono lei tra queste mura.
Allora avanti con i suoi ideali, con l'attenzione ai giovani, anche in nuovi progetti con sbocchi lavorativi per loro, ad esempio nella produzione di spettacoli. E poi con altri ancora, chiedendosi sempre se Delia avrebbe voluto così: certo, lei avrebbe voluto una vita continua del suo teatro. Suo, e di tutta Busto.
«Lanceremo un crowdfunding - spiega Luca Galli - entro fine anno forniremo tutti i dettagli». Perché ciascuno possa fare la propria parte, nel piccolo e nel grande. Per Busto - e conclude - per tutto il territorio.
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