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In Breve

| 31 agosto 2021, 07:00

Dall’emergenza «affrontata a mani nude» al sogno della nuova sede. La Croce Rossa di Busto a #Backstage

Il racconto delle prime, drammatiche fasi della pandemia. Ma anche l’impegno quotidiano al fianco dei più fragili, dagli anziani ai senzatetto. Tanti sforzi premiati dal Comune di Busto con la civica benemerenza. Rivedi la puntata di #Backstage

Dall’emergenza «affrontata a mani nude» al sogno della nuova sede. La Croce Rossa di Busto a #Backstage

Un’emergenza «affrontata a mani nude». Quando non si sapeva che cosa stesse accadendo. «Ma noi dovevamo esserci».

Lo afferma Simona Sangalli, presidente del Comitato di Busto Arsizio della Croce Rossa, ricordando le prime, drammatiche fasi della pandemia.

Sangalli è stata ospite di #Backstage, il format video dedicato ad attualità, economia, sociale, cultura e sport del nostro territorio. Con lei anche Luigi Lomazzi e Stefania Colombo dell’area sociale.

L’intervista parte proprio dal periodo più buio della pandemia. Quando le strade erano deserte e il silenzio era squarciato dal suono quasi incessante delle ambulanze.

A rimanere impresso «è il rapporto con le persone – racconta la presidente della Cri –. Eravamo vestiti da astronauti, non riuscivamo a trasmettere col viso le nostre emozioni. Entravamo nelle case e “strappavamo” i loro cari per portarli in ospedale. Nonostante la sofferenza e la gravità della situazione, le persone ci hanno sempre accolto in modo cordiale e gentile».

«La città era vuota, sembrava di essere in un film», ricorda ancora Sangalli. Molte attività sono state interrotte; altre, invece, sono state introdotte o rafforzate, come la raccolta alimentare e i servizi di pronto spesa e pronto farmaco.

Un grande impegno, premiato dal Comune di Busto con una meritatissima civica benemerenza.

Colombo e Lomazzi raccontano gli sforzi compiuti da volontari e dipendenti a sostegno di un numero sempre crescente di persone fragili. A partire dai senzatetto, ma anche dai concittadini in difficoltà con la spesa.
Senza dimenticare il “telefono gentile”, un servizio rivolto agli anziani soli.

E poi la mobilitazione a MalpensaFiere, prima centro tamponi, poi hub vaccinale. Un impegno che ovviamente prosegue, sette giorni su sette, e che coinvolge anche le crocerossine.

Il tutto in attesa della nuova sede: «Un sogno che coltiviamo da vent’anni», non nasconde la presidente.
Con spazi adeguati, dove sarà possibile fare formazione, attività sociali, ospitare ambulatori e ricoverare le persone.

«Deve essere la sede di tutti. Speriamo di entrarci entro fine anno». È l’auspicio di Sangalli.
Una speranza che tutti possono aiutare a rendere più concreta attraverso piccole o grandi donazioni.

GUARDA LA PUNTATA DI BACKSTAGE

Redazione

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