«Abbiamo dimostrato di esser un gran gruppo, ci conosciamo da anni e conosciamo le nostre potenzialità. Questa medaglia me la volevo regalare per il compleanno, sono al settimo cielo».
Un altro bronzo dopo quello nei 100 rana, un altro passo nella storia, altre bracciate che rendono la provincia di Varese il cuore dell'Olimpiade azzurra: Nicolò Martinenghi (secondo nella frazione a rana in 58"11 dietro a Sir Adam Peaty che nuota più veloce di sempre in 56"53) proprio nel giorno in cui compie 22 anni, conquista un nuova medaglia con la staffetta 4x100 mista, evento mai successo nel nuoto azzurro che chiude con due argenti e quattro bronzi (eguagliato il record di Sidney).
Quando tornerà nella sua Azzate, Nicolò - che l'allenatore Marco Pedoja ha ormai guidato nell'Olimpo - meriterà un'accoglienza meravigliosa e indimenticabile dopo aver coperto di leggenda il suo paese e la nostra provincia all'esordio olimpico: la seconda medaglia dell'uomo-rana è stata vinta insieme ai moschettieri azzurri Thomas Ceccon, Federico Burdisso e Alessandro Miressi che hanno abbattuto il loro primato italiano nuotando in 3'29"17.
Fulminata la Russia di cinque centesimi, Martinenghi e gli altri cavalieri azzurri si sono ritrovati davanti solo i campioni uscenti degli Stati Uniti (battuto il record del mondo di 3'26"78 che durava da 12 anni) e i campioni del mondo e d'Europa della Gran Bretagna.
«Siamo un grande gruppo perché, tranne Miressi, in tre veniamo dalle giovanili e nuotiamo fianco a fianco da anni» dice Thomas Ceccon, 20enne di Schio.
«Nuotare queste staffette - aggiunge Federico Burdisso, 19enne pavese anche lui al secondo bronzo - è sempre emozionante».
Alessandro Miressi, 22enne torinese, chiude così: «Questo è un bronzo per il futuro, abbiamo gettato le basi per delle staffette che possono crescere molto».
Grazie, ragazzi.