Nella seduta di consiglio comunale di mercoledì 28 luglio, il sindaco di Gorla Maggiore, Pietro Zappamiglio, l'ha tenuta in coda, come ultima risposta da dare, all'interrogazione presentata dalla minoranza di “Qui Progetto Gorla”, che verteva in primis sulla conduzione e gestione del campo di calcio comunale (LEGGI QUI) ma anche sullo stato delle cose ai “Campetti” di via Roma. Le minoranze, nel testo dell'interrogazione, avevano sottolineato «la desolazione di quest'angolo di paese, aggravato anche dalla chiusura e dallo stato di degrado dei “Campetti”. Questo luogo sempre più abbandonato, porta tutti a un po' di nostalgia, ricordando gli anni passati in cui era un polo di attrazione e divertimento per grandi e piccini, ma ora andato perso».
Last but not least. Perché sono state “fiammate” anche in questo caso, accentuando una distanza, sempre più marcata tra la maggioranza di “Fare Comune” e il gruppo di opposizione.
«I “Campetti” – ha esordito Zappamiglio – sono chiusi per un motivo serio, perché ci sono stati degli inadempimenti rispetto agli obblighi di una convenzione, poi cessata col precedente gestore (alla data dell'8 agosto 2020, nda)». «Non sono chiusi perché il sindaco usa inerzia o non vuole fare divertire la gente. Questo è bene saperlo» ha aggiunto il primo cittadino.
Il Comune di Gora Maggiore, in qualità di proprietario dell'area, ha fatto ricorso al Tar (Tribunale Amministrativo Regionale) di Milano, avanzando una proposta di istanza cautelare. Il 14 luglio scorso, c'è stata una discussione in Camera di Consiglio, ma la decisione è stata trattenuta in giudizio.
«Stimo aspettando l'esito del Tar – ha ripreso il sindaco di Gorla Maggiore, Pietro Zappamiglio – finché non vi sarà un responso, non potremo intervenire. Anzi, non dobbiamo intervenire perché abbiamo il dovere di tutelare gli interessi, anche economici, dei cittadini.
Aspettiamo venga fatta da un giudice una fotografia super partes della situazione. Per fare la conta dei danni – ha rincarato il sindaco – a tutti dispiace che quell'edificio sia chiuso ma vi invito (rivolto alle minoranze, nda) a dire la verità alle persone che vi fermano in paese. Ed è soltanto una, questa».
Un'altra stoccata, senza troppi giri di parole, che il sindaco Pietro Zappamiglio ha lanciato all'indirizzo della minoranza.