«Le banche tornino a fare le banche come facevano fino a qualche tempo fa, occupandosi meno di finanza e stando più vicine alle imprese e alle famiglie».
Così Riccardo Colombani, segretario generale nazionale della First Cisl, il sindacato del settore bancario e assicurativo, tratteggia le caratteristiche che debbono avere gli istituti bancari di oggi e domani per accompagnare la ripresa post pandemia; Colombani è intervenuto oggi, 29 luglio, al consiglio direttivo della First Cisl dei Laghi.
«Le banche devono ripartire dalle loro attività classiche come l'erogazione del credito - ha proseguito il segretario - tutto il resto deve venire dopo. In questa fase è necessario più che mai accompagnare gli investimenti delle imprese e delle famiglie perché i risparmi non possono rimanere immobilizzati».
Temi molti sentiti in provincia di Varese; un ruolo di primo piano lo deve avere la politica. «Bisogna applicare l'articolo 47 della Costituzione - ha sottolineato Colombani - lo Stato non deve entrare nella proprietà delle banche ma fare da pungolo, incentivando l'erogazione del credito. E' tempo di rilanciare l'economia».
Il leader della First Cisl ha affrontato anche il tema della "debancarizzazione", ovvero la chiusura di sportelli e filiali a favore dei servizi online. «Siamo il Paese più vecchio d'Europa dove solo il 19% delle persone tra i 65 e i 74 anni utilizza strumenti bancari online contro una media europea del 34% - ha dichiarato Colombani - ridurre gli sportelli sul territorio crea problemi economici e sociali e colpisce la popolazione anziana, confliggendo con il Pnrr di cui uno dei pilastri è l'inclusione sociale».
«Manca purtroppo una visione politica che valorizzi la centralità del sistema bancario - ha concluso il segretario - e soprattutto delle persone che ci lavorano che non hanno mai smesso di lavorare nemmeno durante il lockdown, assumendo un ruolo di pubblica utilità».