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Economia | 26 luglio 2021, 07:00

Investire in Borsa: quali sono gli aspetti da tenere in considerazione

Investire, come noto, è un verbo particolarmente a cuore per gli italiani, che da svariati decenni cercano di far fruttare i propri risparmi. Rispetto a qualche anno fa, però, il mondo finanziario è diventato, di fatto, quello a cui fanno maggiormente accesso i nostri connazionali.

Investire in Borsa: quali sono gli aspetti da tenere in considerazione

Investire, come noto, è un verbo particolarmente a cuore per gli italiani, che da svariati decenni cercano di far fruttare i propri risparmi. Rispetto a qualche anno fa, però, il mondo finanziario è diventato, di fatto, quello a cui fanno maggiormente accesso i nostri connazionali. Un successo dovuto a diversi fattori, in primis al crollo del mercato immobiliare, diventato certamente meno attraente di un tempo.

La grande crisi avvenuta alla fine del primo decennio del nuovo millennio, originatasi dal fallimento di Lehman Brothers, ha portato ad una forte svalutazione del settore immobiliare, con un significativo ribasso del valore degli immobili e un forte aumento del cosiddetto “rischio locativo”, complice uno spiccato aumento della morosità degli inquilini. La finanza, quindi, è diventata il principale veicolo per rivalutare i risparmi.

Free risk poco attraente: aumentano gli investimenti nei listini azionari

Anche in questo ambito, però, qualcosa è cambiato nel corso degli ultimi dodici anni, specie per un popolo di risparmiatori, come quello italiano, decisamente orientato verso il mondo del “free risk”. A causa delle politiche monetarie adottate dalla Banca Centrale Europea, che ha portato i tassi in area negativa al fine di risollevare la zoppicante economia dell’area della moneta unica, gli investimenti a “capitale garantito” hanno perso totalmente appeal.

Basti pensare, ad esempio, ai titoli di stato, che sino alla fine degli anni ‘90 offrivano costantemente rendimenti a doppia cifra percentuale, incapaci di generare profitti per le scadenza di medio termine e infimi guadagni per quelle a lungo periodo, decisamente esposte, quest’ultime, ad una forte volatilità nel momento in cui i tassi ufficiali dovrebbero risalire.

Il risparmiatore italiano, di conseguenza, ha dovuto modificare i propri comportamenti adattandoli al mutato contesto finanziario, prendendosi inevitabilmente un po’ più di rischi e approcciando a strumenti finanziari sino a quel momento poco utilizzati. Tra i tanti strumenti disponibili nel mondo finanziario, aumentati sensibilmente con la prepotente ascesa del trading online, uno resta tra i preferiti dagli italiani: l’azionario.

Investire in Borsa, d’altro canto, non è certo una novità per molti nostri connazionali, che hanno sperimentato i listini finanziari più spiccatamente volatili anche negli scorsi decenni. Il comparto azionario, ad esempio, è noto anche a quei risparmiatori poco avvezzi alla finanza, se non altro per il fatto che l’andamento dei listini borsistici, in particolar modo quello di Milano, è presente in tutti i principali notiziari televisivi, oltre ad avere vasta rilevanza sul web.

Cosa vuol dire "comprare azioni"

Ma cosa significa comprare azioni? In parole povere, l’acquisto di azioni consente di diventare “soci” di una società, con la possibilità di guadagnare dividendi o ottenere profitti grazie ad un incremento del valore del titolo in Borsa, ma anche di partecipare al “rischio d’impresa”: qualora l’azienda non navigasse in buone acque, il titolo potrebbe ridurre notevolmente il proprio valore, azzerandosi totalmente nel malaugurato caso di un default.

Il nostro paese, purtroppo, ha fatto già registrare fragorosi crack finanziari nel passato: da Parmalat a Cirio, passando per Alitalia fino al recente scandalo delle banche venete. I casi, purtroppo, non sono pochi. È indispensabile, di conseguenza, attuare un'importante diversificazione dei titoli azionari presenti in portafoglio, tenendo ben presente, in primis, quanto questo comparto debba pesare all’interno dello stesso.

Quando si decide di investire in Borsa, è buona norma avere ben presenti i propri obiettivi di rendimento e l’orizzonte temporale entro il quale realizzarli. Pur non esistendo una ricetta valida per ciascun investitore, si possono suggerire alcuni comportamenti da adottare in base non solo ai due parametri citati in precedenza: anche il fattore “tempo”, inteso come quello da dedicare alla cura dei propri risparmi, è determinante.

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