Mettere davvero al centro il lavoro, anche quello temporaneo e a tempo determinato, per ridare slancio alla ripresa dell'Italia del post Covid.
E' la proposta dell'imprenditore varesino del settore alimentare Marco Colombo che è anche presidente di Aime Agro Alimentare, che boccia senza se e senza ma il reddito di cittadinanza, che «ha demotivato tante persone a cercare un’occupazione, o peggio ancora ha incentivato la ricerca di occupazioni in nero, creando una situazione tragica. Le ultime normative che regolano queste assunzioni hanno generato caos burocratico e difficoltà aggiuntive nel far incontrare offerta e domanda».
Bisogna cambiare decisamente strada. «Il lavoro temporaneo, proprio perché è figlio di una situazione particolare dovrebbe essere inquadrato sia dal punto di vista economico, con retribuzioni più gratificanti, che da quello fiscale e contribuivo, con abbattimento degli oneri e pratiche di assunzioni sburocratizzate - prosegue Colombo - in un Paese che vuole ripartire e mettere al centro delle sue priorità l’articolo 1 della Costituzione, deve obbligatoriamente fare scelte che vanno in questa direzione, mettendo d’accordo imprese e sindacati senza possibilità di veto, con regole certe e altrettante sanzioni, nel momento in cui vengano disattese».
«Non è più il momento - conclude l'imprenditore di Crosio della Valle - di generare migliaia di bonus ad appannaggio di imprese strutturate per attivarli, ma di una vera e propria rivoluzione per incentivare le assunzioni. Io la penso così da imprenditore e da rappresentante di categoria».