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Ciclismo | 17 maggio 2021, 18:19

Al Giro soffia la Bora di Sagan e brilla la stella Kometa

A Foligno la Bora di Peter Sagan mette tutti alla frusta prima dello sprint vincente del capitano slovacco. Il team blu di Basso piazza ottavo l’ottimo Albanese dopo aver mandato in fuga Rivi. Domani riposo

Peter Sagan imperiale sul traguardo di Foligno

Peter Sagan imperiale sul traguardo di Foligno

Suona il rock di Peter Sagan al Giro d'Italia. Ed è un ritmo heavy metal quello dettato dalla sua Bora, soprattutto in salita, irresistibile per quasi tutti i velocisti. Sono stati dolori per Nizzolo, Groenewegen, Merlier (che cede la maglia ciclamino alla rockstar slovacca), con Viviani (nono) e Gaviria (secondo) che limitano i danni pagando però dazio allo sprint di Foligno. Ancora un piazzamento per Cimolai, terzo, mentre brilla ancora la stella della Eolo Kometa con Albanese (clicca QUI per il suo video-commento) che chiude all'ottavo posto.

E sempre parlando di Eolo, è durata un bel po' quella che tra i protagonisti ha visto Samuele Rivi. Con lui Pellaud, Marengo, Goossens e Van der Hoorn. Un tentativo coraggioso, che prima di essere frustrato dal ritorno gruppo ha pure dovuto fare i conti con un passaggio a livello.

Poi inizia l'assolo della Bora che sulle pendenze del Valico della Somma fa selezione, il preludio alla vittoria del suo capitano. Prima del colpo di Sagan c'è la bagarre per il traguardo volante con il duello Evenepoel-Bernal: il belga rosicchia un secondo alla maglia rosa, il colombiano ringrazia il compagno Narvaez che precede allo sprint intermedio Remco. I secondi rosicchiati potevano essere due. Scintille per un traguardo volante, chissà cosa succederà nei tapponi in alta quota...

Domani intanto riposo, si riprende mercoledì con la Perugia-Montalcino. 162 km (per 2300 metri di dislivello) tutti da vivere: fuoco alle polveri, il Giro d'Italia è pronto ad accendersi.

Roberto Vassallo

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