Il Giro oggi torna a salire con la sesta tappa che porterà i corridori ad Ascoli e, purtroppo, la Eolo-Kometa deve soffrire ma anche essere onorata di ciò che ha fatto e detto prima del via.
Partiamo dal dolore e arriviamo all'onore: il primo è quello di dover salutare Manuel Belletti, ritiratosi a 90 chilometri dal traguardo marchigiano. Una nuova caduta, dopo quella nella frazione di Sestola, ha costretto a risalire in ammiraglia il trentacinquenne cesenate che, comunque, resta un esempio per la capacità di soffrire e resistere. Arrivederci a prestissimo, Manuel.
Restano invece nella carovana rosa le parole piene di rispetto e sportività con cui la squadra di Luca Spada e Ivan Basso ha accolto questa mattina prima del via la possibilità di indossare la maglia azzurra destinata al leader del GPM in seguito al ritiro di Joe Dombrowski a causa del trauma cranico dovuto alla caduta di ieri (anche Sivakov, dopo Landa, è stato costretto oggi a dire addio al Giro).
«Purtroppo Joe Dombrowski non potrà continuare a gareggiare al Giro d'Italia a causa del grave incidente di ieri. Vincenzo Albanese indosserà la maglia azzurra per questa triste circostanza. Pronto recupero Joe!»: questo lo splendido messaggio di incoraggiamento del team blu nei confronti del corridore statunitense. La cui maglia azzurra oggi verrà onorata dalla Eolo-Kometa che, in questo caso, fa risaltare come nel ciclismo, davanti a tutto e tutti, esista una sola famiglia e un'unica maglia: quella del rispetto e della sportività. Si vince anche così.
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