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Economia | 03 maggio 2021, 19:43

Aime presenta il "suo" Pnrr per il rilancio economico del Varesotto: «Bisogna fare presto e investire sul futuro e la formazione»

Si è tenuto nel pomeriggio un convegno organizzato dall'associazione nel corso del quale è stato illustrato il documento elaborato da Officina 23: «Vogliamo rivedere il sorriso sulle labbra degli imprenditori». Conversione energetica, riforma fiscale e del lavoro, scuola i temi centrali del piano.

Aime presenta il "suo" Pnrr per il rilancio economico del Varesotto: «Bisogna fare presto e investire sul futuro e la formazione»

Aime Varese, l'associazione degli imprenditori europei, ha presentato la sua ricetta per il rilancio e lo sviluppo economico e sociale della provincia di Varese, una sorta di Pnrr in salsa varesina, che il sodalizio ha affidato a Officina 23, un team formato da dodici esperti di varia estrazione e competenze, tutti esterni ad Aime.

Il documento elaborato è stato illustrato oggi nel corso di un convegno al Palace Hotel di Varese, al quale hanno partecipato non solo i vertici dell'associazione e i membri di Officina 23 ma anche diversi rappresentanti delle istituzioni. «Con questa iniziativa - ha detto in apertura dei lavori il segretario generale di Aime Gianni Lucchina - la nostra associazione si dimostra interessata più alla proposta che alla protesta».

Dopo i saluti via video del presidente della Regione Attilio Fontana che ha lodato l'iniziativa di Aime, sottolineando anche «il ruolo fondamentale delle Regioni nel Pnrr» è stato il vicepresidente dell'associazione Marco Colombo. «Il documento parla di territorio, di lavoro, perché fare impresa è condividere un benessere diffuso - ha detto Colombo - non c'è più tempo, dobbiamo fare in fretta perché ci sono aziende che non riapriranno. Il Pnrr deve far tornare il sorriso sulla labbra agli imprenditori, dobbiamo investire sul futuro e sulla formazione».

Due esponenti di Officina 23 hanno illustrato i vari punti del documento. «Questo piano è un contributo al cambiamento - ha osservato Massimo Protasoni - che rifugge le ideologie e che invita a lavorare insieme, in umiltà e solidarietà». «Un punto di partenza - lo ha definito Angelo Cabrele - i temi centrali devono essere l'efficientamento della produzione industriale, impresa 4.0, scuola e formazione con il potenziamento dell'istruzione tecnica superiore che va potenziata, una riforma fiscale che aggredisca l'evasione». Più nel dettaglio, l'inserimento dei buoni spesa nello stipendio, sgravi contributivi al 50% per trasformare contratti di lavoro da tempo determinato a indeterminato e strettamente legato al nostro territorio, la rigenerazione urbana di quartiere che non riguardi solo il capoluogo ma anche la cosiddetta area vasta costituita dai Comuni limitrofi. 

Al convegno erano presenti anche vari rappresentanti delle istituzioni. «Il Pnrr ha bisogno della spinta dei territori non può essere calato dall'alto - le parole del senatore varesino del Pd Alessandro Alfieri - non è un piano per tappare le falle, ma per aggredire i problemi e liberare la crescita, fondamentale sarà il decreto sulla governance. «Dobbiamo puntare sulla formazione, per avvicinare le imprese alle scuole - il pensiero della deputata varesina di Italia Viva Maria Chiara Gadda - dobbiamo accelerare sulle infrastrutture perché anche sul nostro territorio troppe sono rimaste incompiute». «Le imprese giustamente chiedono concretezza - ha affermato l'eurodeputata della Lega Isabella Tovaglieri - la vera sfida non è ottenere le risorse ma saperle spendere; anche il ruolo di Malpensa è fondamentale per rilanciare l'economia».

Per il consigliere regionale varesino Samuele Astuti (Pd) «occorre trovare un luogo fisico dove i vari soggetti interessati dai progetti del Pnrr si possano trovare per costruire progettualità omogenee a livello territoriale». Di «progetti concreti» su cui lavorare insieme tra istituzioni e imprese ha parlato anche il consigliere regionale Marco Colombo (Lega) che ha evidenziato anche «l'importanza della diminuzione delle tasse per rilanciare l'economia».

A chiudere i lavori del convegno, il presidente di Aime Giuseppe Albertini. «Il lavoro di Officina 23 non si ferma - ha dichiarato Albertini - dobbiamo mantenere i nostri giovani sul territorio offrendo loro non solo formazione di qualità ma anche opportunità per far sì che non debbano andare all'estero, la pandemia può essere lo stimolo per tirare fuori dal cassetto progetti da troppo tempo fermi».

Matteo Fontana

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