Non si è mai fermata la Famiglia Legnanese, che ha festeggiato i suoi primi 70 anni in un periodo così complesso. Il presidente Gianfranco Bononi può tracciare un bilancio fra solide certezze alle spalle e incognite, tutte da verificare, davanti agli occhi. Con un dato rassicurante sul quale fare affidamento: le difficoltà determinate dalla pandemia non hanno scalfito il sostegno all’associazione. Legnano è al suo fianco.
Riassume Bononi: «Nel corso di questi mesi complicati, durante i quali tante iniziative sono saltate, non si è fermato il nostro premio letterario “Giovanni da Legnano”, che ha visto partecipare all’ultima edizione 180 ragazzi. Nell’epoca del Covid e del “dio pc”, sapere che così tanti giovani scrivono in versi e in prosa è già una consolazione. E non si è fermato il Premio di poesia Tirinnanzi, che fra l’altro procede spedito verso la prossima edizione: alla Giuria presieduta da Franco Buffoni sono già arrivate circa 90 pubblicazioni. È prevedibile che ne giungeranno molte altre, da esaminare in vista della fase finale».
Non solo, una delle iniziative più qualificanti, la consegna delle borse di studio agli studenti del territorio, ha fatto registrare un sostegno in lieve (ma, visti i tempi, il dato era tutt’altro che scontato) incremento: «La Fondazione Famiglia Legnanese ha ricevuto circa 10mila euro in più rispetto al dato tipico degli ultimi anni. Si è arrivati a circa 230mila. Oggi donano persone che hanno ricevuto le borse in passato, si è instaurato un circolo virtuoso. È andato avanti un percorso che ha premiato, in 38 anni, 6.000 studenti meritevoli. L’iniziativa, fra l’altro, non si esaurisce nella cerimonia di consegna: premiati e premianti, cioè le realtà produttive, si scoprono, si conoscono. Nell’ultima edizione a tu per tu, in streaming».
Segnalato il successo delle conferenze e degli incontri sul web che hanno riguardato, fra l'altro, Luna Rossa (con collegamento da Aukland) e Museo Fratelli Cozzi (orgoglio locale che fa invidia al mondo: le Alfa Romeo lì custodite farebbero la felicità dei collezionisti dagli Stati Uniti alla Cina, passando per gli Emirati), Bononi guarda al futuro, vicino e lontano. «I nuovi iscritti non mancano – fa presente – e stimolano soprattutto sulla comunicazione. Tra soci ordinari e membri onorari siamo più o meno a quota 300. Bpm, Comune e Fondazione Ticino Olona continuano a sostenerci, insieme a quasi 80 donatori».
Situazione solida, nella quale non è comunque semplice ideare, programmare, organizzare. Alla constatazione sulla tenuta della Famiglia Legnanese in tempo di Covid, la risposta del presidente è chiara: «Sì, abbiamo retto. Ma questo periodo… Prima finisce, meglio è».
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