«Antonelli ha cambiato idea? Libero di farlo. Noi no e pensiamo sempre che il candidato sindaco a Busto Arsizio debba essere della Lega». Non si scompone il segretario del Carroccio Francesco Enrico Speroni all’annuncio della disponibilità del primo cittadino uscente a correre per il secondo mandato, annuncio avvenuto questa mattina accanto ai vertici di Fratelli d’Italia. (LEGGI QUI)
Nessuna sorpresa, assicura Speroni, che spiega:«Adesso dobbiamo prepararci come centrodestra a delineare soprattutto un programma e vedere se c’è un’intesa». Sul nome di Antonelli? «Noi manteniamo la nostra posizione, un o una leghista – replica Speroni – Non per demeriti di Antonelli, per carità. Semplicemente riteniamo che a un certo punto, viste le premesse di cinque anni fa erano quelle di un cambiamento, chiediamo che ciò avvenga. Noi allora avevamo accettato un’alleanza con quel presupposto».
Facendo i conti, prosegue il segretario della Lega: «Noi siamo il partito più importante e anche più a digiuno. Fratelli d’Italia ha avuto il sindaco per cinque anni, Forza Italia per 10, noi da 15 anni non l’abbiamo. Non è per il gusto di cambiare, ma chiediamo che il candidato sindaco sia nostro».
Che Antonelli abbia mutato idea, «è un fatto personale, non di alleanza - afferma Speroni – e non dovrebbe essere un Diktat». Il programma è fondamentale e ci sono nodi da sciogliere, di cui uno – definito grossissimo – è l’inceneritore Accam. E anche su questo il segretario della Lega vede troppi cambiamenti di idee: «Troppi ondeggiamenti, degli alleati e non solo, perché all’unanimità il consiglio aveva votato lo spegnimento del 2027. Adesso ci sono state diverse marce indietro».
Ma una volta sciolti tutti i nodi, riecco la faccenda nomi. A quel punto? «Si vedrà – replica Francesco Speroni - noi come Lega abbiamo una forza superiore a Fratelli d’Italia e Forza Italia insieme. Se c’è il veto nostro su Antonelli? Non si possono mettere veti all’inizio delle trattative. Ma alla fine vedremo ciò che accetteremo. Io dico ripartiamo dalla coalizione con i tre soggetti principali. Del resto, anche la data delle elezioni è ballerina: abbiamo fatto degli incontri, ma non pensiamo che nessuno ci debba mettere fretta».