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Busto Arsizio | 29 gennaio 2021, 09:14

Doppio appello da allenatore di calcio e titolare di una palestra: «Lo sport deve ripartire». Videointervista con mister De Bernardi

Diego De Bernardi è stato colpito come allenatore di calcio e come titolare di una palestra. Non è solo una questione economica o di estetica: «Parliamo della salute psicofisica delle persone», dice. Con un pensiero a papà Vincenzo, storico "pres" degli arbitri di Busto: «Il suo esempio trascini altri grandi uomini di sport»

Doppio appello da allenatore di calcio e titolare di una palestra: «Lo sport deve ripartire». Videointervista con mister De Bernardi

Le chiusure e le restrizioni introdotte per contrastare la diffusione del coronavirus hanno avuto conseguenze pesanti sul mondo dello sport.
Il bustocco Diego De Bernardi è stato colpito due volte. Come allenatore di calcio: da mesi, infatti, non può guidare sul campo i suoi ragazzi dell’Oratorio San Filippo.

E come titolare di una palestra: con i suoi colleghi, attende la fatidica data del 5 marzo, quando – è l’auspicio di tutto il settore – i centri sportivi dovrebbero riaprire i battenti.

«Lo sport deve ripartire al più presto», afferma De Bernardi, per tutti “The Mister”. Non c’è solo il problema economico per chi lavora in quest'ambito: «I ragazzi risentono della mancanza degli allenamenti, sia sul campo di calcio che in palestra. Per non parlare del danno che stanno subendo i bambini. Non è una questione di estetica: lo sport influisce sulla salute psicofisica delle persone».

Nonostante le incognite legate al Covid, De Bernardi, coach e appassionato di crossfit (disciplina che abbraccia ginnastica, pesistica e cardio), ha deciso di investire in una palestra, Asd Il Tempio, che gestisce insieme a Jacopo Bertolio e con l'aiuto di Ilaria Cappato, Luigi Raffaele e Vincenzo Barretta, occupandosi anche di power lifting, pankration e crossfit kids. «Credo nel fitness in tutte le sue sfaccettature – dice – dalla corsa alla danza. Ci consente di vivere davvero in maniera più sana».

E pensando a papà Vincenzo, storico presidente della sezione arbitri di Busto, l’auspicio è che «il suo esempio sia trascinante per altri grandi uomini di sport. Ne abbiamo bisogno».

Riccardo Canetta

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