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Busto Arsizio | 26 gennaio 2021, 13:17

Uno spazio pubblico per l’agente Franco Montalto. «Esempio di umanità e professionalità»

Inaugurato il pannello “pietre vive” dedicato all’assistente capo-coordinatore della Polizia penitenziaria scomparso nel 2019. «Persona amata da colleghi e detenuti», ha sottolineato il direttore del carcere Sorrentini

Uno spazio pubblico per l’agente Franco Montalto. «Esempio di umanità e professionalità»

Questa mattina è stato inaugurato il panello “pietre vive” – percorso dedicato alla memoria di concittadini o personaggi di spessore – intitolato a Franco Montalto, assistente capo-coordinatore della Polizia penitenziaria di Busto Arsizio scomparso nel 2019.

Il volto sorridente di Montalto e la frase che lo ricorda come un «esempio per tutti gli agenti che, con umanità e professionalità, sostengono convintamente il valore rieducativo della pena» campeggiano in uno spazio di largo Giardino, vicino al tribunale.

A proporre l’intitolazione simbolica di un luogo pubblico all’agente era stato il garante dei detenuti Matteo Tosi (qui la videointervista), che presentò la richiesta alla commissione Servizi sociali presieduta da Donatella Fraschini. Quest’ultima rivela che «dopo aver conosciuto la biografia di Montalto, tutta la commissione ha convintamente sostenuto l’iniziativa. Ho poi avuto modo di confrontarmi con i colleghi dell’agente: quando ne nominavo il nome, vedevo il loro viso illuminarsi. La serenità che ha portato sul posto di lavoro è un esempio».

L'idea è stata poi concretizzata dal sindaco Emanuele Antonelli e dalla giunta, anche come omaggio a tutti gli agenti della Penitenziaria, che svolgono un compito delicato e logorante, spesso poco riconosciuto.

Il direttore della casa circondariale Orazio Sorrentini ha ricordato una persona «molto amata dai colleghi e da tutti i detenuti». Per la comandante della Polizia penitenziaria Rossella Panaro questa intitolazione «raccoglie il senso del nostro lavoro. È significativo che la proposta sia stata portata avanti dal garante dei detenuti. È un riconoscimento del valore della Polizia penitenziaria».

Alla breve cerimonia erano presenti anche la famiglia di Montalto, l’assessore ai Servizi sociali Osvaldo Attolini e Alessandro Della Marra, amministratore unico di Agesp Attività Strumentali, la società che si è occupata della riqualificazione dell’area.

R.C.

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