Gli anziani non vanno mai lasciati soli. Nemmeno oggi, soprattutto oggi, nel pieno di una pandemia che rischia di rendere ancora più vulnerabili le persone più fragili, le prime vittime dell’odioso fenomeno delle truffe.
Nasce con questo intento il progetto “Strùffati – Insieme per non cadere in trappola”, ideato dalla cooperativa sociale Davide presieduta da Gaetano Felli, finanziato da Regione Lombardia e fortemente voluto da amministrazione comunale e Polizia locale.
A causa dell’emergenza sanitaria, l’iniziativa si svolgerà interamente online e metterà – seppur virtualmente – anziani e giovani fianco a fianco.
“Ragazzi e adolescenti – spiega la responsabile del progetto Beatrice Masci – possono aiutare concretamente gli anziani, che sono la nostra storia e anche in questi tempi sapranno indicarci la strada e darci una prospettiva”.
Il percorso, illustrato dalla formatrice digitale Sabrina Bosello, è costituito da tre fasi. Si parte con un appuntamento introduttivo in programma il 26 gennaio alle ore 16, durante il quale esperti e forze di polizia presenteranno il tema e spiegheranno come comportarsi e a chi rivolgersi.
Successivamente, verranno organizzati degli “incontri-caffè”: momenti informali in cui si parlerà delle truffe attraverso casi ed esempi reali, con il supporto di una psicoterapeuta e di una formatrice digitale.
Sarà poi la volta di laboratori pratici tenuti dai ragazzi delle scuole superiori, che faranno da tutor digitali ai nonni – veri e “adottivi” – insegnando loro a utilizzare le nuove tecnologie per sfuggire alle truffe.
Per partecipare al primo appuntamento e per chiedere informazioni si può chiamare il numero 392.9546470 oppure scrivere a struffati@centrodavide.it.
“In un periodo difficile come quello che stiamo vivendo, dobbiamo proteggere gli anziani da tanti punti di vista – osserva il sindaco Emanuele Antonelli –. Invito gli anziani a partecipare: conoscere ciò che può capitare insieme agli esperti è fondamentale per prevenire problemi e sensi di colpa”.
“Affiancare giovani e meno giovani è molto bello – aggiunge l’assessore alla Sicurezza Max Rogora –. Spero che il progetto abbia successo e venga replicato, perché gli anziani non sono solo il nostro passato, ma il nostro futuro e devono avere gli strumenti per prevenire le truffe”.
La Polizia locale avrà un ruolo importante: “Ci sarà un tamtam anche tra i referenti del controllo di vicinato, che spesso ci hanno sollevato il problema – anticipano il commissario Daniela Bettin e il vicecomandante Maria Cristina Fossati –. Le denunce ci sono, ma il loro numero non è significativo, perché spesso le vittime si vergognano. Vogliamo avvicinarsi alle persone che non osano denunciare e lo faremo anche tramite i vigili di quartiere, che garantiscono una presenza diretta sul territorio”.
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