«Il sistema della sanità lombarda rimane di qualità. Lo confermano i dati e il fatto che oltre il 10% delle prestazioni continua a essere erogato per persone che vengono fuori Regione che non verrebbero se la sanità fosse un disastro». Lo ha affermato Raffaele Cattaneo, sottosegretario della Regione Lombardia con deleghe alla Relazioni internazionali ed europee, a margine del convegno “Prospettive per una sanità futura” organizzato da Noi Moderati al Pirellone.
«Ma non possiamo neanche nascondere che ci siano delle criticità che vanno affrontate immaginando una prospettiva - ha aggiunto -. Per risolvere i problemi contingenti della sanità, le liste d'attesa, la difficoltà della sanità territoriale e il fatto che la gente quando sta male va in Pronto soccorso e non pare avere altre soluzioni accessibili, serve avere una visione».
«Io - ha proseguito Cattaneo - non credo che la strada sarà più risorse pubbliche. Perché per quanto ci sforziamo saranno sempre limitate. Allora una soluzione è potenziare quello che c'è in mezzo tra i Lea, livelli essenziali di assistenza che dovranno continuare a essere garantiti dal pubblico e dalla fiscalità universale e quello che oggi è completamente a pagamento, dal dentista alla chirurgia estetica». In mezzo «ci vuole un livello che deve essere assicurativo e mutualistico - ha concluso -. E qui c'è il tema del welfare aziendale».
«La sanità lombarda rimane sempre una grande eccellenza, un punto di riferimento e un esempio nazionale. Però noi dobbiamo ragionare non solo in termini di risorse ma è necessaria una organizzazione. Noi dobbiamo aver presente che non si possono utilizzare vecchi strumenti con la modernità e l'attualità. Quindi è un tema organizzativo importante» e, anche in relazione a quanto successo al San Raffaele di Milano, «credo che bisogna sempre puntare alla trasparenza sia nel pubblico sia nel privato». Lo ha spiegato il deputato Alessandro Colucci, coordinatore regionale di Noi Moderati in Lombardia, anche lui a margine del convegno “Prospettive per una sanità futura”.
«Non conosco il caso nello specifico - ha aggiunto Colucci parlando del San Raffaele -, ma credo che la garanzia affinché le cose funzionino sempre è la massima trasparenza possibile. E se nelle valutazioni il sistema comprenderà anche la possibilità di dover avere altri strumenti di maggior trasparenza, io credo che sia la strada giusta perché il cittadino possa avere fiducia nelle istituzioni e nella sanità».
Su questo «in Lombardia abbiamo delle garanzie. Ma se ci sono dei casi che dimostrano che non c'è trasparenza, credo che Regione Lombardia e il presidente Fontana non possano che essere d'accordo» ha proseguito. Quanto alla manovra del governo, «cediamo sia necessario come principio di base fare iniziative strutturali, non bonus né mancette. Anche nell'ambito del sociale e del terzo settore stiamo intervenendo pesantemente» ha sottolineato Colucci.














